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Statua in bronzo rubata a Taranto cinque anni fa: arrestato 35enne per ricettazione Deteneva illegalmente anche un'arma

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Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto, con la collaborazione di una unità antiesplosivo del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), hanno arrestato, nella flagranza dei reati di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione, un 35enne, meccanico tarantino, incensurato.

I militari, durante un mirato servizio, a seguito di una più vasta operazione di polizia giudiziaria, durante una perquisizione domiciliare, eseguita all’interno di un’abitazione estiva in uso esclusivo al prevenuto, sita in Massafra, località Lido Azzurro, hanno rinvenuto nella disponibilità dell’uomo:

–    una pistola “scacciacani” semiautomatica modello Beretta 92, marca Kimar, priva di matricola, artigianalmente modificata e resa idonea allo sparo di colpi cal. 9 corto, completa di serbatoio monofilare contenente 12 proiettili;

–    una statua in bronzo alta 1,50 mt, oggetto di furto ai danni del Comune di Taranto;

–    un kit completo per la punzonatura di telai.

La pistola, sottoposta a sequestro, verrà inviata al R.I.S. per gli accertamenti balistici finalizzati ad accertare se sia stata utilizzata per la commissione di reati. Il 35enne, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’A.G., è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

La statua, risalente ai primi del “900”, in stile liberty, raffigurante un’ancella con un’anfora sulla spalla sinistra e una corona di fiori sulla testa e sul fianco, era stata trafugata, unitamente ad un manufatto speculare, circa 5 anni fa dal gazebo sito in Piazza Garibaldi, ma le indagini condotte all’epoca non avevano consentito di individuare il responsabile del furto. La statua, che mal si conciliava con l’arredamento moderno dell’abitazione del prevenuto, è stata notata dagli operanti durante le fasi della perquisizione all’interno di una stanza da letto. Dalle prime verifiche, si ipotizza che l’opera non si sia mai allontanata da Taranto, e sono in corso ulteriori indagini finalizzate a risalire al rintraccio della statua gemella.

Questa mattina “l’ancella” è stata restituita dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Luca Steffensen, al Comune di Taranto, nelle mani del Sindaco Rinaldo Melucci, nel corso di una simbolica cerimonia di riconsegna, che si è tenuta proprio laddove era avvenuto il furto. Il Primo Cittadino, nel complimentarsi con il Comandante Provinciale per la brillante operazione, ha ringraziato pubblicamente l’Arma per aver restituito alla Città jonica un pezzo della sua storia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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