L’ex presidente del Consiglio non ha superato la crisi. Il ricovero, il secondo nel giro di poche settimane a causa della leucemia, ha portato al decesso in ospedale per il magnate, ex primo ministro, ex presidente del Milan. Silvio Berlusconi aveva 87 anni. Funerali mercoledì nel duomo di Milano. Dopodomani sarà lutto nazionale, proclamato con provvedimento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
Dapprima imprenditore edile, negli anni Settanta l’impegno nell’emittenza privata che era agli albori. Da Milano poi la creazione di una rete nazionale, Canale 5, posseduta da Fininvest,e le successive acquisizioni di Italia 1 da Rusconi e Retequattro da Mondadori. Nel frattempo la variazione della normativa, anche con una parte della classe politica favorevole a farlo, consentì anche alle tv private di trasmettere in diretta sull’intero territorio nazionale. L’impero di Fininvest, che ebbe in Mediaset la sua articolazione per l’emittenza (anche in campo internazionale) andava completandosi, con il duopolio Rai-Mediaset.
L’acquisto del Milan a metà anni Ottanta ha portato i rossoneri, nel giro di 31 anni della presidenza Berlusconi, ad essere la squadra più titolata nel mondo.
A metà anni Novanta, dopo tangentopoli e le stragi mafiose, l’Italia si diede alla seconda repubblica e Berlusconi, leader del centrodestra, diventò presidente del Consiglio nel 1994. In conseguenza di altre due elezioni, non consecutivamente, fu premier. Vicenda conclusa male per i procedimenti su scandali di natura sessuale. Ma nel corso di questi trenta anni, altre questioni hanno causato attriti molto gravi fra poteri.
Con Silvio Berlusconi l’Italia perde il protagonista indiscusso della vita pubblica del Paese nell’ultimo mezzo secolo.
Fatte le dovute differenze: Giacomo Matteotti, 10 giugno; Enrico Berlinguer, 11 giugno; Silvio Berlusconi, 12 giugno.
