Per un treno, nel barese, in mattinata, il ritardo di cinquantacinque minuti. Stando alla protesta di una viaggiatrice. Non l’unica. Vedi treni sovraffollati e passeggeri che sono andati anche a sedersi in bagno. La prima giornata di rimessa in circolazione dei treni Atr 220, o almeno di una dozzina di loro rispetto ai 21 che erano bloccati da metà settimana scorsa perché pericolosi, non è stata la giornata risolutiva dei problemi. L’azienda delle ferrovie sud est ci sperava ma aveva anche richiamato a possibili disagi, perché la soluzione è ancora parziale. I disagi ci sono stati tutti. La comunicazione di ripristino dell’ordinaria circolazione, avvenuta per il gruppo-Bari, non teneva conto dunque dei ritardi. E la mattinata è stata quella della rabbia dei viaggiatori.
Nel leccese soppresse 23 corse, paradossalmente è andata meglio (dal punto di vista delle lamentele) perché lì sapevano di non poter disporre dei treni nuovi. Nel barese e nel tarantino, invece, li hanno usati: ma con velocità non superiore a settanta chilometri orari e, segnalati dei casi, anche con le sbarre dei passaggi a livello aperte al transito dei convogli.
All’atto pratico, la comunicazione all’utenza da parte di Fse è stata carente anche oggi. Perché nelle comunicazioni ufficiali si era parlato di ripristino dell’attività ordinaria e nelle stazioni, invece, è stato il caos con il personale inadeguato a informare i cittadini. Per non dire del caos a bordo dei treni, pieno come scatole di sardine.