Al grido di “ladri, ladri” decine di azionisti della banca popolare di Bari, alcune settimane fa, si presentarono davanti alla sede dell’istituto. Chiedono di riavere indietro i loro soldi, che la banca (a loro dire) ha utilizzato per operazioni finanziarie promettendo la disponibilità del denaro per gli azionisti entro marzo scorso. Ma loro, quelli che protestano, non hanno visto un centesimo, affermano. Di seguito il comunicato diffuso dal comitato degli azionisti bpb. A seguire l’articolo di Nino Sangerardi sulla situazione delle banche popolari:
Sabato 12 novembre alle ore 10,30, in Bari, presso la sede in Via Dante 164, il Comitato per la tutela degli azionisti della BPB, composto dalle cinque associazioni di consumatori Adusbef, Codacons, Codici, Confconsumatori ed Unione Nazionale Consumatori, incontra la stampa e i soci della banca, per descrivere le iniziative che intende attivare. Interverranno Canio Trione, Alessandro Amato, Vincenzo Laudadio, Antonio Pinto, Andrea Cardinale, responsabili delle associazioni componenti il Comitato.
La complessità e la rilevanza della vicenda richiedono risposte serie, tecnicamente idonee a consentire ai soci di recuperare l’investimento attualmente illiquido. Unire persone, competenze ed esperienze è già un primo passo per contare di più.
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Di Nino Sangerardi:
C’è la Legge(n.33/2015) che impone l’evoluzione delle Banche Popolari in società per azioni.
In particolare le Banche con attivo superiore a 8 miliardi di euro. Questa mattina a Palazzo Montecitorio,in IV Commissione parlamentare Finanze, il Sottosegretario per l’Economia Paola De Micheli ha relazionato sullo stato di attuazione della riforma degli Istituti bancari popolari.
Stante le informazioni della Banca d’Italia,le Banche interessate sono UBI Banca, Banca Popolare Milano,Banco Popolare,Banca Popolare di Bari,Banca Popolare Sondrio, Banca Popolare Emilia Romagna,Credito Valtellinese,Banca Popolare Alto Adige,Banca Popolare Vicenza, Veneto Banca.
Di queste UBI Banca,Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca hanno portato a compimento il processo di modifica richiesto dalla normativa.
Per quanto riguarda Banca Popolare Milano e Banco Popolare il sì al cambiamento in spa è stato ratificato dall’assemblea dell’istituto bancario milanese,in data 15 ottobre scorso, contemporaneamente all’approvazione della fusione con Banco Popolare. Nasce così Banco BPM spa con sede legale a Milano,terza banca italiana dopo Unicredit spa e Banca Intesa spa.
“In merito a Banca Popolare Sondrio e Banca Popolare Emilia Romagna – afferma il Sottosegretario—sono in corso accertamenti sulla bozza di statuto della futura società”.
Le riunioni dei soci per decidere se trasformarsi o meno in spa previste a fine novembre 2016.
Gli azionisti di Credito Valtellinese e Banca Popolare Alto Adige si esprimeranno nel corso delle adunanze fissate al 25-26 novembre prossimo.
Infine, il convegno dei soci della Banca Popolare di Bari “… secondo quanto comunicato dall’intermediario(i vertici della Banca,ndr)si terrà presumibilmente entro la metà di dicembre 2016”.
Sul punto sono intervenuti due deputati–Francesco Cariello (M5S, di Bitonto eletto nella circoscrizione Puglia) e Girolamo Pisano(M5S,di Salerno eletto nella circoscrizione Campania 2)—
che in un’interpellanza al Ministro dell’Economia e Finanza chiedono, tra l’altro, “… se reputi opportuno una tempestiva iniziativa volta a procrastinare il termine di conversione in società per azioni della Banca Popolare di Bari dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2017”.
La Popolare barese comunque fa sapere che “… Banca Popolare di Bari ha già intrapreso il percorso per la trasformazione in società per azioni. Infatti,già da alcuni mesi ha avviato le procedure per la trasformazione,in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge varata nel 2015”.
Nel frattempo è nato il Comitato per la tutela degli azionisti della Banca Popolare di Bari. Ideato e organizzato da Adusbef,Codacons,Confconsumatori,Codici. Sarebbero state oltrepassate le mille iscrizioni(la quota costa 20 euro),richieste arrivate da Puglia,Basilicata e Calabria.
“Bisogna salvaguardare la banca—afferma Canio Trione presidente del Comitato—altrimenti ci perdono tutti. Dobbiamo capire cosa voglia fare l’istituto per i suoi azionisti”.