Un cittadino che bestemmia (non si fa), un altro che augura panettoni di traverso, un altro che si chiede come sia possibile chiedere un pagamento da fare entro tre giorni. Benvenuti nella Tares di Martina Franca, dove i cittadini sono stati presi per una slot machine: tiri la leva e escono subito i soldi. Tiri la leva il 12 dicembre, i soldi devono uscire entro il 16. Subito, insomma.
La fantastica (come no) macchina del settore tributi del Comune di Martina Franca, come dicevamo ieri, ha partorito questa idea: facciamo in fretta e furia gli avvisi di pagamento per la quota Tares da 30 centesimi al metro quadrato da mandare ai contribuenti di Martina Franca.
Chiamiamo la Soget e diamo mandato di far partire gli avvisi, hanno agito così al Comune di Martina Franca.
Un’ideona. Così dall’inizio della settimana, a ieri, a oggi, a domani, e chissà se non anche a sabato o proprio a lunedì, si dice ai contribuenti di Martina Franca: hai tempo fino al 16 dicembre per pagare gli 0,30 euro al metro quadrato, che è la quota-Tares da dare allo Stato. Il 16 dicembre. Lunedì prossimo. Fra quattro giorni.
L”ideona si concretizza in quello che è scritto nella lettera di accompagnamento: si dice ai contribuenti che la cosa è risaputa, in virtù di una risoluzione ministeriale, dal 29 settembre 2013. Appena due mesi e mezzo fa. Ma noi che siamo cervelloni, noi di palazzo ducale di Martina Franca, le cose ce le dobbiamo studiare bene e le carte ce le dobbiamo tenere due mesi e mezzo, perché altrimenti i provvedimenti vengono male (infatti quelli che poi fanno sono buoni: come no). E chi se ne frega se quel blog sta avvisando da ottobre, che la scadenza è il 16 dicembre.
Nel frattempo, il 24 ottobre, è stata anche deliberata la determinazione del tributo Tares per il Comune di Martina Franca. Sapete, quella in cui il sndaco ha preso per buona la quarta versione del piano economico Tradeco e, tramite un suo assessore, l’ha presentata al consiglio comunale (e la maggioranza gliel’ha pure votata). Cifre chiare e certe, talmente chiare e certe che le hanno fatte quattro volte. Cinquanta giorni esatti oggi (come sa bene il sindaco: glielo ricordiamo di giorno in giorno, quanti ne sono passati). Ricapitolando: risoluzione ministeriale il 29 settembre, determinazione del tributo il 24 ottobre. Insomma, gli elementi per mandare gli avvisi di pagamento ai contribuenti di Martina Franca da varie settimane, erano tali e tanti, che si potevano fare le cose in maniera diversa e non mettere a rischio i cittadini (assolutamente incolpevoli di quest’altra prodezza del Comune di Martina Franca) di fare il pagamento della quota allo Stato in ritardo.
Un rischio concreto. Perché la Soget, insieme alla letterina, ci ha messo anche il modulo F24, quello per pagare: e in cima a quel modulo c’è scritto Scadenza 16 dicembre 2013. Del tipo: caro cittadino, io sono a posto, ti ho avvisato. Ora te la sbatti tu. Ma bravi. E se a qualcuno il modello F24 viene consegnato, per esempio il 17 dicembre, che si fa? E, altra stupidissima domanda che parte da qui, degna certamente del ciarpame e non di un cervellone come il sindaco di Martina Franca, chi può dimostrare che gli avvisi di pagamento siano stati consegnati realmente a tutti i contribuenti? Il cittadino che ha mostrato al sottoscritto quelle carte che gli sono arrivate potrebbe tranquillamente dire di non avere ricevuto nulla.
La vicenda Tares a Martina Franca è un conglomerato di arroganza, approssimazione, incompetenza, errori. Tutti targati palazzo ducale. E chi comanda a palazzo ducale?
Vediamo, dalla legge 267/2000, testo unico sugli enti locali, chi comanda a palazzo ducale di Martina Franca, chi comanda al Comune. Stando all’articolo 50 di quella legge, il sindaco sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti;. Quindi, se gli uffici fanno le cose assurde che stanno accadendo in relazione al tributo Tares, chi sovrintende alle assurdità è il sindaco.
Che non ha ancora detto una parola di richiesta di scuse alla città, per quello che sta succedendo. Oddio, ci sarebbe da richiamare quello che diceva lui, quando era all’opposizione, al sindaco dell’epoca: non sono io a dover dire a un sindaco che non fa chiarezza, cosa si fa. Come dire, una cosa del genere sarebbe da andarsene a casa, e di corsa. Per inefficienza. Ma siamo buoni, è Natale, niente dimissioni ma almeno una parolina per scusarsi, signor sindaco, a questa città stordita dal caos Tares, la dica.
Alla città, ai contribuenti: non pensiate di averla sfangata con gli 0,30 euto al metro quadrato. Perché poi vi arriva il conguaglio. E là, per molti, sono dolori. Targati Comune di Martina Franca. E chi comanda al Comune di Martina Franca?
Agostino Quero
In caso di mancato recapito deve essere il contribuente a preoccuparsi……chi non ha ricevuto l avviso di scadenza deve recarsi all ufficio tributi o alla SOGET.
La mia domanda è un’altra: il contratto sottoscritto con SOGET prevede la riscossione del TARES?se così non fosse, come si è modificato il contratto e quanto percepisce la di aggio la SOGET?
A fronte dell aumento di tutti i tributi locali e delle rette degli asilo nido, come si è destinato il maggior gettito?
Quali servizi sono stati forniti alla cittadinanza?
Di quanto sono aumentati gli stipendi dei dirigenti comunali rispetto alla delibera dell amministrazione palazzo?
Cara vecchia Forza Italia, torna presto al governo della città!
Cordialità.
Grazie per il suo intervento. Al di là delle sue aspettative per il governo della città, che potranno essere accontentate o disilluse da circa quarantamila altre persone (dunque è inutile addentrarsi in questo discorso) va detto che le sue riflessioni sono opportune riguardo alle difficoltà per i cittadini. E, di grazia, sapendo di questa situazione da fine settembre, per quale motivo mai al palazzo ducale di Martina Franca ci si è ridotti a commissionare le comunicazioni di pagamento solo pochissimo prima della scadenza? Poi, la vicenda-chiave di tutto ciò è proprio sulla titolarità della Soget a svolgere il compito. Chi risponde dell’amministrazione pubblica di Martina Franca? Ops, che sbadato. Rispondere è un verbo che il sindaco, riguardo a questo blog, non applica poi così tanto. (agostino quero)
Ma non può essere definito il comune inadempiente? Che colpa abbiamo noi se per loro è più importante il villaggio di Babbo Natale?
Io le voglio le dimissioni di un Sindaco che tratta i suoi cittadini con arroganza e non risponde
Grazie per il suo intervento. Da un punto di vista sarebbe inadempiente il cittadino. La comunicazione di pagamento se la deve andare a cercare lui. Da un altro punto di vista, cosa hanno fatto per due mesi e mezzo a palazzo ducale? Loro non conoscevano neppure quella normativa, infatti il termine del 16 dicembre lo avevano anche sgarrato nella prima versione dello scadenzario. Rimarcai il loro errore un bel pezzo fa. Secondo me dei profili di inadempienza comunale ci sono, certamente. Hanno perso tempo. E non è detto che la procedura seguita ora sia quella giusta. (agostino quero)
Ma le migliaia di persone che non sanno, che non hanno internet che fanno? Ma questa è una trappola ai danni di tutti!
Inoltre signor Michele Fedele se oggi siamo in queste condizioni la colpa è solo vostra, siete stati puniti per l’inadempienza assoluta dimostrata nella precedente amministrazione, quindi ognuno incominci a prendersi le sue colpe!
Amministrare: “prendersi cura dell’organizzazione, della gestione di un ente, un bene, un attività, pubblica o privata”, dal dizionario della lingua italiana.
Ora, sulla base di quale principio amministrativo, il cittadino si deve andare a cercare la comunicazione di pagamento per non essere inadempiente nei confronti di un tributo o, sempre su quale principio amministrativo il cittadino deve autocensirsi per non essere inadempiente nei confronti di un tributo comunale (pagamento delle bolletta delle lampade votive), e non vedersi distaccata la fornitura?
Sulla base di quale principio amministrativo si affidano in maniera diretta l’installazione delle luminarie natalizie, alla stessa ditta che le ha installate lo scorso anno, ponendo in opera le stesse ed identiche luminarie, ad un costo superiore a quello pattuito lo scorso anno?
Sulla base di quale principio amministrativo si progettano interventi assolutamente necessari,di manutenzione ordinaria e straordinaria agli impianti di pubblica illuminazione (non più a norma e incredibilmente vetusti), per un importo totale di 277000 euro, e li si affidano ad un ribasso del 61,60% alla stessa ditta che ha gestito l’impianto fino a qualche mese fa e per otto anni, indicendo una gara che prevede, stranamente, l’offerta al massimo ribasso?
Personalmente, non mi va di essere tanto buonista e, di parole di scuse, non saprei proprio che farmene…..chi ha orecchie per intendere intenda o, forse, oltre al mutismo eserciterà anche la sordità…
Preg.ma Sig.ra Amalia,
personalmente ricopro l’attuale incarico in F.I. già PDL da poco più di un anno, quindi, non riscontro responsabilità del sottoscritto o presunte responsabilità della vecchia classe dirigente del mio partito. Nonostante ciò, a questo punto, è doveroso evidenziare che sia l’amministrazione Conserva ( la più longeva,5 anni, le precedenti amministrazioni di sinistra si sono sempre sciolte in anticipo ) che l’amministrazione Palazzo, così come le precedenti di centro destra: non hanno mandato il comune in dissesto; sono state le ultime amministrazione ad asfaltare le strade (asfaltare completamente per intero non rattoppare);hanno previsto i fondi, dopo aver vinto i contenziosi con il proprietario del suolo, per il parcheggio di via A. DE GASPERI e la bitumazione di tutta la circonvallazione; non hanno aumentato l’ICI,la TOSAP e l’ICP;non hanno mai stralciato proposte di delibere e la gestione del settore finanze girava come un orologio. Inoltre, l’amministrazione Palazzo aveva diminuito ragionevolmente gli stipendi ai Dirigenti, ultimamente aumentati nuovamente, ed aveva pronto per la votazione il capitolato per la gara sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, (che fine ha fatto quel capitolato, perché non è stato eventualmente emendato e votato in consiglio nei diversi mesi precedenti all’ ARO, Martina Franca è già nell’elenco dell’eco tassa inventata da Vendola?), ecc. ecc. Non mi sembra il caso di continuare, non basterebbero i caratteri a disposizione.Questo al comune, ora veniamo alla Provincia targata Forza Italia dal 1996 al 2001;una sede universitaria;manifestazioni estive con ospiti del calibro di Baccini e De Gregori;il palazzetto dello sport; il centro polivalente, ovvero anche e soprattutto la BONIFICA DI DIVERSE CENTINAIA DI MQ. DI AMIANTO;gli istituti scolastici di ragioneria e geometra;l’immobile dei vigili del fuoco e la presenza degli stessi a Martina Franca; (tutte opere pubbliche che hanno prodotto occupazione e consumi quindi ricchezza nel territorio).Anche per la provincia non mi sembra il caso di continuare ad elencare, considerato che il centro sinistra quando ha governato al comune con Margiotta, Semeraro, Ancona e Florido alla provincia non ha fatto nulla di paragonabile a quanto elencato sopra.
Constatato che le amministrazioni di centro destra non hanno aumentato le tasse e hanno prodotto servizi e lavoro, ritengo opportuno spiegarle che l’aumento delle tasse non favorisce i consumi, senza consumi si crea la disoccupazione e quindi l’impoverimento della cittadinanza; l’amministrazione Ancona ha aumentato tutti i tributi locali.In fine, le consiglio di informarsi sulla crescita del PIL inglese e come è stato possibile aumentarlo di 3,5 punti %, l’esatto contrario di quanto è avvenuto a Martina Franca con l’aumento degli stipendi dei dirigenti; meno spesa pubblica e meno tasse = più consumi e occupazione, quindi, ricchezza dei cittadini.In fine e concludo, l’unica pecca del centro destra era la litigiosità della vecchia classe dirigente, che, come per il centro sinistra, è stata rottamata; o la rottamazione vale solo per la sinistra?! Comprendo la sua rabbia nei confronti della politica locale, ma la bilancia delle opere pubbliche e del buongoverno a Martina Franca, litigiosità a parte, pende solo dalla parte di Forza Italia e della coalizione di centro destra.
Cordialità
Gent.mo signor Fedele, non mi sembra di aver dato la colpa a lei!! e non vorrà certo negare che la litigiosità delle forze di centro destra nella passata amministrazione Palazzo hanno fatto si che Martina eleggesse una amministrazione di centro sinistra!!! Non parliamo del piano rifiuti che poteva essere fatto senza che si rinnovasse di anno in anno!!
Quando parlo di responsabilità parlo di una classe politica che non ha saputo trovare compromessi per garantire il benessere dei propri cittadini!!!
Penso, però, che quella che si spacciava e millantava trasparenza, vicinanza ai cittadini e giustizia si è rivelata l’amministrazione più flop che abbiamo mai avuto
Unitamente alla litigiosità del centro destra,già ammessa nel mio precedente, rimangono i provvedimenti e le opere da me elencate, mentre di questa amministrazione di sinistra ad oggi rimangono gli aumenti di tutti i tributi locali, i nuovi aumenti degli stipendi ai dirigenti comunali, la ghironda e la casa di babbo Natale.
e su questo sono perfettamente d’accordo con lei