Oggi è stato compiuto un sopralluogo subacqueo a margine del quarto sporgente del molo di Taranto. Quello in cui ieri sera si è spezzata in tre una gru, un incidente sul lavoro che ha visto miracolosamente illesi i due operai dell’Ilva al lavoro sull’enorme mezzo meccanico. L’ispezione subacquea condotta dalla guardia costiera era finalizzata a verificare le condizioni di sicurezza per la navigazione, dopo l’incidente di ieri.
Il sindacato di base Usb ha proclamato uno sciopero di 24 ore, dopo il fatto, grave, accaduto ieri sera.
Di seguito, un comunicato diffuso da Renato Perrini, vicecoordinatore di Forza Italia per la provincia di Taranto:
La gru che cade a pezzi rappresenta la metafora dello stato in cui si trova la città di Taranto, e con essa l’intera provincia. Un sistema allo sbando in cui non si riesce a gestire neppure la normale amministrazione. Figuriamoci quale futuro può attenderci! Solo la buona sorte questa volta ha fatto sì che non vi siano state ulteriori vittime umane. Ma non si può continuare così! La convivenza tra grande industria e città, tra lavoro e salute, è possibile, ma solo se si cambia davvero verso; non bastano decreti, annunci e slides; occorrono i fatti. Fatti che continuiamo ad attendere; se il premier Renzi, come abbiamo appreso dalla stampa, intende tornare a Taranto nei prossimi giorni, porti soluzioni concrete. Non si può più attendere i tempi e i riti di una trattativa commerciale con possibili investitori. Il tempo delle valutazioni è ormai scaduto; occorre agire e subito, reperendo tutte le risorse necessarie per garantire continuità occupazionale, sicurezza e ambientalizzazione.
(foto: fonte la rete)