Giusto per farsi capire da tutti i cittadini, la procedura ammessa con la legge del 2012 si chiama whisteblowing. È la segnalazione di un tentativo di corruzione. Un argomento importante. Lo scorso marzo con un decreto legislativo vennero introdotte specifiche misure di tutela per chi segnali illeciti di questo genere.
Oggi se ne discute a Martina Franca in una giornata di studio organizzata da Eugenio De Carlo, segretario generale del Comune, con la presenza di vari esperti tra cui Nunzia Cito dell’organismo indipendente di valutazione dell’ente; Paolo Gentilucci; Riccardo Scialpi presidente del collegio dei revisori dell’ente ed il penalista Gaetano Vitale.
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Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Martina Franca:
“La corruzione altera la vita delle persone e attacca i diritti di ciascuno, corrode le fondamenta della società, mina lo Stato di diritto, altera i mercati”.
Con la citazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rilasciata in occasione della Giornata internazionale contro la corruzione, si è aperto l’evento “Open Day, giornata della trasparenza” rivolto al personale comunale e agli stakeholder che si è svolto nei giorni scorsi a Palazzo Ducale. Un momento formativo previsto dal Piano Triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) che si inserisce all’interno delle azioni strategiche messe in atto dall’Amministrazione comunale a favore della legalità.
Tema dell’incontro è stato il Whistleblowing ovvero la segnalazione, compiuta da un dipendente pubblico o dai collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi in favore dell’Amministrazione, di situazioni ritenute illecite (anche non rilevanti penalmente) che possono arrecare un danno, pur soltanto di immagine, all’Ente.
Diversi e d’eccezione i relatori intervenuti.
Dopo il saluto del Sindaco Gianfranco Palmisano, è intervenuto l’avv. Nunzio Leone, giuslavorista e membro dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari del Comune di Martina Franca, che ha ripercorso la storia del Whistleblowing partendo della L. 190/2012 fino al D.Lgs. 24/2023 con cui l’Italia ha recepito la Direttiva UE 2019/1937 con l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione e anonimato a chi effettua le segnalazioni.
I componenti dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), Alfredo Mignozzi e Nunzia Cito, si sono soffermati sugli aspetti organizzativi e gestionali del fenomeno e il prof. Paolo Gentilucci, già Vice Prefetto e docente, ha illustrato l’importante ruolo che svolgono le Prefetture nelle attività di monitoraggio dei processi di gestione del rischio corruzione. Di taglio strettamente contabile è stato l’intervento del dott. Riccardo Scialpi, Presidente dei Revisori dei Conti del Comune, che ha evidenziato come i Revisori, pur non avendo un compito specifico nella redazione del Piano Anti corruzione, operano tutto l’anno nel contrasto alla stessa attraverso la propria attività di verifica e di controllo degli amministrativi. A chiudere la giornata è stato Gaetano Vitale, affermato avvocato penalista della provincia ionica, che si è soffermato, anche attraverso l’analisi di casi concreti, sui risvolti penali della legge.
Il dibattito è stato moderato dal dott. Eugenio De Carlo, Segretario Generale del Comune di Martina Franca, che ha ricordato che l’Ente è dotato di una piattaforma di segnalazione a disposizione dei dipendenti poiché l’Autorità Nazionale Anticorruzione, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, ha previsto l’utilizzo di modalità informatiche per garantire la riservatezza circa l’identità del segnalante e gestire il contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione. Il Comune di Martina Franca, aderendo al progetto WhistleblowingPA di Transparency International Italia e del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani e Digitali, ha adottato la piattaforma informatica per le predette segnalazioni, che possono essere effettuate all’indirizzo web:
martinafranca.whistleblowing.it.