Dieci persone, fra medici, infermieri e personale sanitario dell’ospedale Perrino di Brindisi, sono indagate nell’inchiesta sul feto nato morto il 7 gennaio scorso dopo un parto cesareo che avrebbe subito dei ritardi – secondo la denuncia presentata dai genitori – a causa del malfunzionamento di alcuni ascensori della struttura. Sui ripetuti guasti degli ascensori, la Asl di Brindisi aveva presentato un esposto alla procura il 20 dicembre scorso, ipotizzando manomissioni. (ANSA)