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Brindisi: caso mense scolastiche, le opposizioni “il sindaco si rivolga urgentemente all’anticorruzione” Richiesta formale di cinque gruppi consiliari

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Di seguito un comunicato congiunto dei gruppi consiliari Forza Italia, Futuro e libertà per l’Italia, Brindisi avanti veloce, La Puglia prima di tutto, movimento Regione Salento, del Comune di Brindisi:
“Poiché quanto dichiarato dall’Assessore Margarito è gravissimo e, a parte la ripresa normale della distribuzione dei pasti caldi da noi auspicata e ricercata, è visto che necessario sia fatta chiarezza completamente, abbiamo chiesto al Sindaco, se tutto ciò che dice l’Assessore Margarito corrisponde alla verità, di depositare urgentemente a nome dell’Amministrazione comunale di Brindisi una formale denuncia alla Autorità Nazionale Anticorruzione per la sua competenza sui contratti pubblici al fine di segnalare il comportamento scorretto e di “ricatto” così come definito dallo stesso Assessore Margarito”
Si chiude così, tra l’altro, con questa richiesta la lettera inviata oggi al Sindaco dai capigruppo consiliari di Forza Italia, Futuro e Libertà, Brindisi Avanti Veloce, La Puglia prima di tutto e Movimento Regione Salento.
La richiesta si basa su alcune dichiarazioni rese negli ultimi giorni dall’Assessore comunale Margarito. A difesa del suo operato e dell’Amministrazione, egli ha configurato un comportamento scorretto (definito dallo stesso Margarito come un “ricatto”) da parte della A.T.I. affidataria dell’appalto ponte Ladisa SpA – La Cascina SpA, individuata dallo stesso come la causa di tutto quanto è accaduto a danno delle famiglie brindisine.
Secondo l’Assessore Margarito, infatti, “l’azienda sapeva della proroga dal giorno 17 novembre (…) loro non ci hanno avvisati della mancata accettazione della proroga che noi avevamo richiesto con 15 giorni di anticipo, ma il 31 dicembre hanno annunciato il licenziamento dei dipendenti. (…) Ladisa voleva un’ordinanza per rimodulare il prezzo. Una cosa che io ho letto come un ricatto. Hanno fatto tutto questo per montare un caso e metterci in difficoltà ma io mi sono rifiutato di sottostare a questo ricatto (…)” (fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia del 13/01/2015 ed. Brindisi pag. 11).
“In mancanza di tutto questo – concludono i capigruppo – Le preannunciamo che saremo noi ad agire per naturale conseguenza e dovere istituzionale”.

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