Con il permesso prolungato fino al 30 aprile per Massimiliano Latorre, quali prospettive si aprono nella vicenda dei due marò? Ecco l’opinione di Natalino Ronzitti, docente di Diritto internazionale all’università Luiss Guido Carli di Roma:
La presa di posizione della Corte Suprema Indiana dovrebbe segnare un inizio positivo, almeno questo nelle speranze e infondere un cauto ottimismo. D’altra parte, però, abbiamo ancora in India un altro marò e l’Italia ha chiesto al Tribunale Arbitrale che venga istituita, in virtù dell’annesso 7 della Convenzione sul Diritto del Mare, la misura provvisoria del rientro di Girone in Italia. Vedremo come e se sarà accolta la richiesta italiana.
I giudici del Tribunale si riuniranno il 18 gennaio, allo scopo di determinare la sede e le regole di procedura del Tribunale stesso. Normalmente ci vogliono 2-3 anni prima che una sentenza venga emessa da un Tribunale Arbitrale e sarebbe quindi sommamente auspicabile, e in conformità anche con il rispetto di diritti dell’uomo, che questa richiesta italiana venga accolta.
Ovviamente, nelle more della procedura arbitrale, i due Stati possono continuare le loro trattative diplomatiche e giungere ad una positiva soluzione della vertenza, qualora ci fosse un punto di accordo sulla questione della giurisdizione. Direi però che la presa di posizione di oggi della Corte Indiana infonda una nota di cauto ottimismo alla soluzione di questa vicendaa.