La commissione disciplinare della federcalcio ha deferito Fabrizio Miccoli, attualmente calciatore del Lecce, perché ritenuto responsabile di avere offeso la memoria di Giovanni Falcone. “Quel fango di Falcone” è la frase, ovviamente, incriminata. Fu un’intercettazione telefonica a inguaiare Miccoli, una intercettazione nell’ambito di un’inchiesta nei confronti di alcuni individui ritenuti in odore di mafia.
Violazione dell’articolo 1 del codice della giustizia sportiva, otto mesi dopo il fatto. Deferito per responsabilità oggettiva anche il Palermo, società per la quale era tesserata Miccoli all’epoca dei fatti.
(foto: fonte ilpaesenuovo.it)