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Martina Franca, strada sequestrata e chiusa: “immediatamente le dimissioni” del sindaco e della sua amministrazione Le chiede una consigliera comunale: statale 172, argomento solo di "campagna elettorale"

strada statale 172 martina franca locorotondo transenne 11

strada statale 172 martina franca-locorotondo transenne 1Di seguito un comunicato diffuso da Magda Balsamo, consigliera comunale di Martina Franca:

Ciò che è successo nelle ultime ore nella strada statale dei Trulli non è pretesto per chiedere un monotematico ma per chiedere immediatamente le dimissioni dell’Amministrazione Ancona. Non è assolutamente possibile che Sindaco, Vicesindaco, Assessori, lo stesso Presidente Emiliano e il Consigliere Pentassuglia non fossero consapevoli della situazione e della gravità della stessa, e fossero inerti dinanzi a ciò. Possibile che della SS172 se ne parlasse solo in campagna elettorale? Numerosi sono i cittadini che hanno ripetutamente segnalato gli allora disagi che adesso risultano un vero e proprio disastro ambientale e biologico! A che cosa servirà un monotematico dopo questo scempio a discapito della salute dei cittadini, dell’agricoltura e della fauna? Come al solito ad assumere un atteggiamento “pilatesco”?

Chiedo pubblicamente che vengano condotti il prima possibile le analisi e gli esami tossicologici delle falde acquifere della Valle d’Itria affinché si preservino i cittadini da eventuali batteri e/o virus che potrebbero causarne malattie; qualora fossero stati eseguiti: è sicura e salubre l’acqua che beviamo e con la quale cuciniamo e ci laviamo? Sarebbe opportuno e doveroso che il Sindaco, essendo responsabile della sanità pubblica del paese, per lo meno informi e rassicuri i cittadini sulla integrità delle acque bianche.

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2 Comments

  1. Seeeeeee mica si dimette quello!!!!Non ebbe (commento moderato in questa parte) di dimettersi l’anno scorso dopo (commento moderato in questa parte) paralizzato Martina Franca per la neve, e si deve dimettere per questo.Scordatevelo.

  2. Essendo il sindaco la prima autorità sanitaria della città poteva attivarsi in maniera più incisiva sulla vicenda del depuratore che conosce a menadito essendo presente in consiglio dagli anni 80 (alla faccia del cosiddetto patto generazionale) tra l’altro avendo militato nella Cgil non si capisce perché è rimasto silente alle loro segnalazioni

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