Giovanna du Lac Capet, vedova di Emilio Riva, ha scritto un libro. Presentato ieri a Milano. Il libro di intitola “Emilio Riva l’ultimo uomo d’acciaio” ed è il racconto, dal punto di vista della compagna di Riva per 42 anni, sulla vicenda del defunto marito. Il quale, fra l’altro, era patron dell’Ilva: fattosi da zero, magnate dell’acciaio.
In un’intervista a margine della presentazione del libro, la signora ha detto che a lei la Puglia non ha tolto niente e al marito ha tolto la vita e, in quanto al disastro ambientale di Taranto, la signora dice “per me un disastro ambientale non c’è stato”.
LA SIGNORA VEDOVA RIVA DOVREBBE ESSERE VEUNTA QUALCHE VOLTA IN INCOGNITO EVIDENTEMENTE PER RENDERSI CONTO E SCRIVERNE SULLE CONDIZIONI CHE IL MARITO AVEVA RIDOTTO LA NOSTRA CITTÀ MA INTERPRETANDOLE A MODO SUO. LA SUA COMPETENZA COME MOGLIE DEVOTA DELL'”ULTIMO UOMO D’ACCIAIO” LO SI EVINCE FORSE DALLA PROSA CON LA QUALE HA CELEBRATO LA MEMORIA DI QUESTO SELFMADEMEN. TUTTI INVECE LO RICORDERANNO PER LA SFACCIATAGGINE CON LA QUALE NEGAVA L’INQUINAMENTO DA OGNI PARTE RICONOSCIUTO COME REALTÀ PER UNA CITTÀ DICIARATA LA PIÙ INQUINATA D’EUROPA. COMPLIMENTI NOBILDONNA GIOVANNA DU LAC CAPET CON L’AUGURIO CHE VIVA ANCORA A LUNGO ALL’ARIA PURA DELLA SUA RESIDENZA.