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Ritirato (opportunamente) il “gioco” di violenza sulle donne "Rape day", visual novel che inizialmente era uscita nel silenzio quasi generale

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Di Anna Lodeserto:

Si chiama ” Rape Day” il videogioco per adulti ritirato dal catalogo della piattaforma digitale Steam.
Questo gioco, se così vogliamo definirlo, era impostato come una sorta di visual novel che permetteva agli utenti di insultare, stuprare e uccidere le donne.
Fino a pochi giorni fa si parlava della Donna, del rispetto che merita. Cori di uguaglianza hanno cantato a gran voce il giorno 8 marzo.
Nel frattempo, in uno sconvolgente e disarmante silenzio, si affacciava sul mercato il videogioco dal retrogusto amaro di un corso di formazione da perfetto stupratore.
Il videogioco, segnalato per gli adulti, era visualizzabile e preordinabile su Steam, offrendo anche la possibilità di scegliere le modalità con cui accanirsi contro la donna in una strenua lotta agli zombie.
” Non ho infranto alcuna regola o legge, non vedo perché il mio videogioco debba esser ritirato dal mercato”, queste le parole usate dal programmatore dinanzi alla decisione della piattaforma digitale.
Steam aveva spiegato , precedentemente , di non voler rimuovere alcun videogioco dal proprio catalogo a meno che non fosse illegale. L’azienda ha avuto bisogno di qualche giorno per pensarci ed alla fine è giunta ad una conclusione. ” Pensiamo che Rape Day porti con sè costi e rischi sconosciuti e di conseguenza non sarà disponibile su Steam.”
In una nota aziendale si legge ” rispettiamo il desiderio degli sviluppatori di esprimere se stessi, ma questo sviluppatore ha scelto una serie di contenuti che ci rendono difficile farlo”.
Una faccenda, questa, che si commenta da sola. È sconvolgente rendersi conto di come gli occhi e la mente di un essere appartenente al genere maschile percepiscano la donna.
Senza l’educazione al rispetto della persona, indipendentemente dal sesso, dal colore , dalla religione, molte altre saranno le situazioni assurde in cui ci imbatteremo.
Sarebbe il caso di ricominciare a costruire una società partendo dalle basi, dai bambini che saranno gli adulti del domani. Sarebbe opportuno aiutare gli adulti di oggi vittime di comportamenti che non ledono soltanto a se stessi ma a tutti coloro che accidentalmente li incontrano nel proprio percorso di vita.
Un grattacielo è retto dalle fondamenta non dall’attico, pertanto sarebbe opportuno intervenire con una manutenzione straordinaria ed urgente alle basi della nostra società, forse ancora classificabile come civile.

(immagine home page: fonte la rete)


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