Giornalisti in carcere. Quanta gente ce li vorrebbe, o ci ha provato anche con proposte di legge. Questi giornalisti, in galera, ci sono andati da soli, insomma hanno risparmiato inutili fatiche agli altri. Lo hanno fatto per un progetto culturale, legato all’enogastronomia. Sono una decina e sono andati in carcere a Trani, sezione femminile, per cucinare insieme. L’iniziativa è stata promossa anche dal movimento di promozione della cultura del vino e dal Galdi Castel del Monte e così è stato anche possibile promuovere il Nero di Troia. Lo scorso anno i giornalisti enogastronomici hanno iniziato il loro progetto, fatto di escrusioni in Italia, dal Chianti. Quest’anno unìesperienza, anche e soprattutto umana, molto diversa.