Sono stati 112 chilometri di non-tappa. Anzi, sono stati 112 chilometri di gita. Fondo viscido ma 112 di non belligeranza (sportiva, si intende) sono stati ritenuti eccessivi, anche dai commentatori. La prima tappa italiana del 97/mo giro d’Italia di ciclismo, da Giovinazzo a Bari con otto giri del circuito cittadino nel capoluogo pugliese, si è risolta con la vittoria di Bouhanni. Che dovrebbe essere il dato fondamentale, ma oggi è stata proprio un’altra storia. I corridori hanno, di fatto, iniziato la gara a metà del percorso cittadino di Bari. Prima era stata praticamente neutralizzata, la corsa. Poi è stata raggiunta l’intesa, per neutralizzare realmente l’ultimo giro (ovvero abbuoni e simili). Asfalto-saponetta, proprio nell’ultimo giro del circuito cittadino a causa della pioggia che ha iniziato a cadere, e varie cadute.
Davvero talmente disastroso il fondo stradale, da condizionare fino a renderla una passeggiata, la corsa odierna, come hanno dimostrato gli ultimi tre chilometri.
Non vi ha preso parte il tedesco Kittel, ritiratosi per febbre dopo le tre tappe irlandesi. Ne aveva vinte due. Rimane in maglia rosa l’australiano Matthews.
Domani la Taranto-Viggiano, con il primo arrivo in salita.