Ieri ad Alberobello l’arrivo al fotofinish. Ha vinto l’australiano Caleb Ewan, dopo una tappa lunga quanto bella, da Castrovillari alla valle d’Itria. Qualche polemica per la mancata diretta tv Rai durante il passaggio da Martina Franca (pubblicità) ma chi l’ha vista su Eurosport, per esempio, non ha avuto questo problema.
Oggi il Giro d’Italia di ciclismo, centesima edizione, vive la seconda tappa pugliese, l’ottava della rassegna. Si parte da Molfetta, si arriva a Peschici. Altra occasione per ammirare il territorio della regione, al di là dei contenuti tecnici che ieri hanno confermato una tendenza: finora nessun italiano vincitore di tappa.
La tappa odierna capita in un giorno importante, nella storia fatta di cento edizioni. Iniziò tutto un 13 maggio, era il 1909 e si corse la Milano-Bologna di 397 chilometri, prima tappa di sempre del Giro d’Italia. Una tappa che durò oltre 14 ore. Vinse il romano Dario Beni, davanti a Mario Pesce e Carlo Galetti. Il Giro, prima edizione, venne vinto da Luigi Ganna, operaio di Induno Olona (Va) che concluse davanti a tutti il percorso di 2448 chilometri suddivise in otto tappe.
In quanto alla Rai e alla trasmissione tv, un banale suggerimento: quando c’è un centro urbano o un insediamento storico o archeologico e un patrimonio naturale, magari, rinviare di qualche secondo gli spot. Se fosse stato un calcio di rigore, lo avrebbero fatto.