Si è tenuta a Taranto una giornata di aggiornamento per operatori del
settore ed addetti al controllo sanitario “La miticoltura a Taranto
problematiche e prospettive”. La miticoltura è l’allevamento di “Mytilidae”,
una famiglia di molluschi bivalvi conosciuti comunemente come mitili, a
Taranto allevata la specie del mitilo mediterraneo. La parola mitile, usata
comunemente, è invece errata in quanto il singolo esponente di quest’ordine
va chiamato mitilo, benchè in Puglia è meglio conosciuto con il nome di
“cozza”. Questo tipo di allevamento ha trovato nel Mar Piccolo e nel Mar
Grande di Taranto condizioni ambientali favorevoli presente già in epoca
magnogreca e romana, infatti, fonti letterarie narrano della ricchezza e della
bontà dei mitili della città dei due mari. Questa descrizione è stata ripresa
anche nel corso del XVI e XVII secolo da autori come Tommaso Niccolò
d’Aquino nelle sue “Deliciae Tarantinae”. Agli allevamenti che utilizzano l’uso
di pali infissi nel fondale marino (il cosiddetto “sistema a palizzata”) sui quali
vengono appesi i filari di mitili, negli ultimi decenni, si usa
anche la tecnica delle “long-lines”, lunghe corde sospese in acqua, che
permettono una maggiore produzione. Il sapore unico dovuto alle
caratteristiche delle acque locali hanno portato al riconoscimento del marchio
DOP (Denominazione di Origine Protetta), che garantisce l’origine e la qualità
del prodotto Chi ama il crudo di mare, non dovrà far altro che seguire i
dettami popolari della cultura tarantina “Spacca e mangia”. Invece le
problematiche di questi allevamenti è stata la presenza di contaminanti
ambientali causata da stabilimenti altamente inquinanti a ridosso della città, e
notevole è stato l’impegno profuso dal Dipartimento di Prevenzione della ASL
di Taranto per il controllo sanitario.
Il convegno organizzato dal Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto
nelle persone del Direttore dr. Michele Conversano e del Direttore del
Servizio Veterinario di Igiene dei prodotti di origine animale dr. Saverio Fella.
Ha aperto i lavori il Direttore Generale della ASL di Taranto dr. Vito Gregorio
Colacicco, di seguito l’intervento delle autorità e subito l’inizio dei lavori con la
Lectio Magistralis del prof. Angelo Tursi – Professore ordinario Università
degli Studi di Bari “La miticoltura a Taranto tra storia e tradizione quale
prospettive per il rilancio del prodotto”, di seguito il dr. Massimo Gambino
Questore di Taranto e il Dr. Rosario Meo Comandante la Capitaneria di Porto
di Taranto hanno parlato dell’Attività di controllo nell’ambito della miticoltura, il
Dr. Fabrizio Cosimo Basile – Dirigente Veterinario Dip. Prevenzione Asl
Taranto ha parlato della difficile convivenza tra sicurezza alimentare e
contaminazione ambientale: Il caso mitili a Taranto, il – Presidente Legacoop
Agroalimentare Taranto Dipartimento Pesca Cosimo Bisignano ha parlato
della miticoltura oggi a Taranto, il dr. Luigi Lanni – Dirigente Biologo IZS Lazio
e Toscana Guida comunitaria per la classificazione e monitoraggio delle aree
di produzione dei molluschi bivalvi vivi, il dr. Giovanni Fanelli e il dr. Fernando Rubino del CNR-IRSA Istituto di ricerca sulle acque hanno parlato
delle soluzioni innovative per la previsione dell’andamento della temperatura
nel Mar Piccolo in relazione alle attività della miticoltura, il dr. Giuseppe Lediani – Dirigente Ufficio 2 – Direzione Generale per l’igiene e la Sicurezza
degli Alimenti e la Nutrizione Ministero della Salute ha parlato del quadro
normativo dei controlli ufficiali e requisiti d’igiene dei molluschi bivalvi vivi. I
lavori si sono conclusi in serata con la consapevolezza che ognuno, per
quanto di propria competenza, deve intraprendere iniziative per migliorare la
qualità delle acque e ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento, con
l’obiettivo di assicurare la continuità e la sostenibilità della mitilicoltura tarantina.
(Francesco Ruggiero)