La terribile procedura del riconoscimento dei cadaveri finora recuperati è avvenuto fino a metà mattinata, nell’istituto di medicina legale del policlinico di Bari. Si tratta ora di stilare un altrettanto terribile elenco ufficiale delle vittime. Alcuni nomi si conoscono già: Enrico Castellano, 72 anni, originario di Ostuni. Pasquale Abbasciano, macchinista di Andria, che sarebbe andato in pensione fra tre mesi. Di Andria era pure Antonio Summo, quindicenne che era andato a fare un esame a Bari ed era di ritorno a casa. Andriese pure Iolanda Inchingolo, sposa fra due mesi, giovane donna come Patti Carnimeo, mamma trentenne. Il commissario di polizia Fulvio Schinzari, originario di Galatina, di anni ne aveva 59. Gabriele Zingaro, 23 anni, era metalmeccanico. Francesco Tedone, di anni, ne aveva 19. C’è anche Giuseppe Acquaviva, fra le vittime. Il suo cadavere era stato inizialmente portato in ospedale ad Andria, poi trasferito al policlinico. Vittima dello scontro frontale. Stava potando un ulivo, è stato centrato in pieno da un pezzo di metallo schizzato via nell’incidente fra i due treni.
Finora 23, perché il prefetto della provincia Bat riferisce di altri resti umani sotto i convogli. Potrebbero dunque esserci altre vittime.
Sequestrata la documentazione nella stazione ferroviaria di Andria, mentre a Trani in procura stamani si tiene un vertice. L’associazione Asso-consum ha presentato un esposto.
Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, riferisce oggi in parlamento.
Il sindaco di Andria, Nicola Giorgino, ha proclamato tre giorni di lutto cittadino da oggi.