Il mare Adriatico è uno dei due patrimoni che ha, dal punto di vista marino, la Puglia. Ci sono trivellazioni che si tentano, attività petrolifere che si vorrebbero realizzare, il gasdotto. Perché servono agli uomini, bisogna trovare fonti di energia, e via di seguito. Il che è anche giusto, come fare altrimenti ad andare avanti, noi uomini.
Poi ieri sette capodogli si sono andati a spiaggiare a Vasto, un centinaio di chilometri a nord della Puglia. Che, per una cosa come il mare, è un’inezia. Sette capodogli, animali enormi, che si sono destinati, da soli, a una brutta fine. Quattro di loro sono stati salvati da persone che hanno compiuto ogni disperato tentativo di far guadagnare loro, nuovamente, il largo. Tre capodogli sono morti.
Sono stati analizzati, gli animali. Per capire com’è che si faccia a darsi la morte così.
Analisi del sangue: è emerso che nel sangue dei capodogli ci sono tracce di gas. E si inizia a ipotizzare che sia dovuta, una cosa del genere, anche ad attività petrolifere.
Ecco, il mare è casa di quei capodogli. Non andiamo a devastargli casa, questo viene chiesto ed è stato anche oggetto, oggi, di analisi nell’inaugurazione (e a margine di essa) della fiera del Levante.
Il dibattito fra chi ha il potere di decidere in materia ambientale e chi no, fra i politici e i governanti. Ma tutto ciò, ai capodogli e a tutti gli altri abitanti del mare, cosa importa. Se Galletti può e Vendola no, cosa interessa, ai capodogli e agli altri. Manco sanno chi siano, Galletti, Vendola, Renzi. Loro, i capodogli, vogliono solo stare a casa loro. E lasciamoceli, in pace, no?
(foto: fonte qn.quotidiano.net)