Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:
“Nessun dubbio sulla demolizione di Punta Perotti.
La sentenza della Corte d’Appello di Bari ha condannato gli Enti convenuti in giudizio (Comune, Regione e Ministero) per aver consentito agli inizi degli anni ’90 la realizzazione di Punta Perotti e non certo per aver disposto l’abbattimento.
Quindi parliamo di responsabilità amministrative risalenti nel tempo.
Infatti, la Corte territoriale ha ritenuto che all’epoca della adozione (1990) e della approvazione (1992) delle due lottizzazioni e relativo rilascio della concessione edilizia (1994) il Comune non potesse farlo, perché lì non si poteva costruire, per la presenza dei vincoli di inedificabilità previsti dalla normativa regionale e statale vigente. Quindi i piani di lottizzazione non erano legittimi, perché privi della necessaria autorizzazione paesaggistica.
La Corte d’Appello ha ritenuto responsabili anche la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali (organo periferico del Ministero) e la Regione, per aver consentito il rilascio della concessione edilizia.
Finalmente una parola chiara e, spero, definitiva sulle responsabilità politiche e amministrative di questa vicenda”.
Lo dichiara il Presidente della Regione Puglia.