Nella sentenza di primo grado, si sostiene che le assicurazioni furono truffate. Così, a Brindisi, sono stati condannati in 24, con pene fino a cinque anni, per i fatti accaduti dal 2008 al 2010: denunce di incidenti stradali. In molti casi, stando all’accusa, erano sempre le stesse macchine, a risultate incidentate. L’indagine, sempre secondo l’accusa, portò ad evidenziare il sistema truffaldino, realizzato da persone in vari casi legate da parentela.