Ieri pomeriggio è stato ascoltato dagli investigatori e dagli inquirenti di Bari un ghanese, che lavora in un autolavaggio nella zona. Si tenta di venire a capo dell’assassinio della donna di 60 anni uccisa l’altro ieri a Torre a Mare, in casa sua. Caterina Susca è stata trovata incappucciata, i jeans leggermente abbassati, e gli investigatori hanno parlato di killer che si è accanito sulla vittima.
Un primo ghanese trattenuto in questura da lunedì pomeriggio: ospite del Cara di Bari, trentenne, somiglia a chi è stato fotografato dai vicini della vittima, proprio nei frangenti che si ritengono successivi all’omicidio. Ha ammesso di essere stato nella zona dell’assassinio, nel periodo dell’assassinio. Ma non ha confessato alcun assassinio. Nei suoi confronti, inoltre, non emerge alcun indizio decisivo. Il secondo ghanese è stato ascoltato per verificare le dichiarazioni del primo.
Per chiarire come sia andata quella tarda mattinata dell’altro ieri in quella casa, sarà importante l’autopsia che fra oggi e domani dovrebbe essere svolta, sul corpo della donna, anche per accertarne l’ora del decesso. In quanto agli altri indizi, si ipotizza (dato che non sono state ritrovate impronte utili) che chi è entrato in quella casa lo abbia fatto utilizzando guanti, il che., però, non si concilia molto facilmente con una rapina improvvisata.
(foto: fonte ansa.it)