Il segretario generale del Comune di Martina Franca, Eugenio De Carlo, forse ci ha dato ascolto. O forse no e ha fatto quello che un dirigente dell’ente deve fare secondo la legge. Comunque lo ha fatto e gliene va dato merito.
Il segretario generale ha scritto a tutti i consiglieri e assessori comunali di Martina Franca che c’è necessità di mettersi in regola entro sette giorni dal ricevimento della lettera del dirigente, che è datata 8 novembre 2013: devono mettersi in regola con la legge, per dichiarare i rispettivi patrimoni e farli pubblicare nell’apposita sezione del sito internet istituzionale del Comune. Altrimenti, ricorda De Carlo, la prospettiva sarà quella delle sanzioni.
Il sottoscritto lo dice da mesi: ci sono consiglieri e assessori che non hanno provveduto. Al momento sono nove. A dire il vero, in linea di principio, dare loro un’altra settimana di tempo non è rispettoso nei confronti di chi si è messo in regola nel tempo dovuto, quello che era stato segnalato dal predecessore di De Carlo. Quel termine era l’inizio di luglio. In molti si sono messi in regola tardi. Alcuni non lo hanno neanche fatto. Adesso è suonata la sveglia. Bene segretario. Da qui viene vista come una piccola vittoria, se consentito.
Vediamo cosa intendono fare i nove, fra cui alcuni consiglieri comunali di opposizione, il capo del maggiore gruppo di maggioranza, uno che è anche consigliere regionale, il vicesindaco. A proposito di quest’ultimo, al pari dell’assessore ai Lavori pubblici (pure non ha adempiuto) fa parte della giunta alla quale il responsabile dell’anticorruzione, proprio Eugenio De Carlo nominato dall’esecutivo, deve rendere conto dell’attività svolta. Questa storia dei patrimoni online e della trasparenza è uno dei criteri-chiave dell’anticorruzione. Ora, il vicesindaco (e con lui l’altro assessore) è uno che ha titolo, nelle condizioni attuali, a farsi riferire da De Carlo l’attività svolta?
Agostino Quero
Ormai si parla di condono ed il Segretario lo ha colto al volo! Però, non è corretto.
Con tutto il rispetto per il Segretario Generale mi sembra un comportamento scorretto concedere altro tempo quando i termini sono ampiamente scaduti, ma d’altronde si sa che la legge per i nemici si applica mentre per i compagni si interpreta.
Grazie per il suo intervento. Il problema vero è che non si adoperò per regolamentare o sanzionare chi, alla data del 16 ottobre che è quella della possibilità di sanzionare, avrebbe dovuto. Si è fatta la solita cosa alla carlona, siamo senza un regolamento. Ora c’è una lettera e, si pensi, aspetto ancora più grave, nessuno degli otto che se la sono vista notificare, fino a stamani, aveva pubblicato alcunché. Comunque concordo con lei: andrebbe sanzionato anche chi nell’elenco di chi ha pubblicato, figura, ma lo ha fatto dopo la scadenza dei termini posti dal precedente segretario generale. (agostino quero)
Per fortuna non ha vinto il ricorso Carriero… Mep un bel movimento!!!!