Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, è in carica da due settimane e l’inizio è assolutamente in salita. In questi giorni monta infatti il caso Luxleaks, quello dei trattamenti fiscali di favore a colossi economici, secondo l’accusa che viene mossa a Juncker adesso a capo di un organismo molto rigoroso nei confronti dei cittadini europei. I quali, se ne sono accorti tutti, data la cinghia che si stringe di minuto in minuto. Tutti o quasi.
Dunque, secondo L’Espresso (numero in edicola domani) uno degli affari del Luxleaks riguarda la Puglia, anno di riferimento il 2010: la banca Hbsc, uno dei più importanti istituti del mondo, chiede un trattamento di favore per un suo fondo che investe in Puglia, nel fotovoltaico, con il gruppo Degennaro. Finanziamento ibrido da 12 milioni di euro (20 per cento i pugliesi, il resto Hsbc) con l’effetto dell’azzeramento delle imposte per la banca; profitti che escono dall’Italia non tassabili; vantaggi anche sulle plusvalenze. Secondo L’Espresso si tratta di un doppio scandalo, con le energie rinnovabili in Italia: grazie al Lussemburgo chi ha investito in Italia non ha pagato tasse sui profitti e grazie all’Italia ha pure preso gli incentivi. Pagati dai cittadini italiani. Il ministro del Lussemburgo, adesso, è il capo della Commissione europea. Il resoconto dell’Espresso, insomma, è esplosivo.