L’ospedale della Murgia (foto: l’inaugurazione) chiuderebbe. I piccoli ospedali pure, almeno una decina. A Bari, problemi forse insormontabili al policlinico, per cardiologia, chirurgia toracica, altri reparti di eccellenza; al Di Venere pure, al San Paolo pure. A rischio pure il “Vito Fazzi” di Lecce e il “Perrino” di Brindisi. Il 25 novembre entrerà in vigore l’orario di lavoro imposto dall’Unione europea per i medici ospedalieri, non si possono più fare turni da 48 ore settimanali, tanto per chiarire. In tutta Italia si prospetta un problema (fra l’altro, in pieno periodo di vaccini) ed è per questo che si chiede al ministro Beatrice Lorenzin di decretare qualcosa per fronteggiare l’emergenza. Ma, come detto, in Puglia non sarebbe “semplicemente” un problema: sarebbe un autentico caos, secondo quanto denunciato dal tgnorba. In Puglia mancano oltre mille medici ospedalieri per fare fronte alle nuove esigenze dettate dall’orario di lavoro europeo. Per ora si brancola nel buio, perché soluzioni immediate non ce ne sono.
