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Sei sparatorie, tre esplosioni. Almeno 75 morti complessivamente si temono, secondo i vari bilanci. Quaranta vittime allo Stade de France, 35 nella sala concerti Bataclan. Cento ostaggi nel teatro, almeno. La polizia ne ha liberati una trentina. Un testimone parla di sangue ovunque. Un’esplosione si è udita durante Francia-Germania di calcio, allo stadio di St. Denis. Il presidente francese Hollande è stato evacuato. Ha convocato per mezzanotte un vertice con il governo e ha annunciato la proclamazione dello stato di emergenza per la Francia e la chiusura delle frontiere. La prefettura parigina chiede di non uscire di casa per le prossime ore. I cittadini che già sono nelle loro case aiutano chi è in strada, l’hashtag #PorteOuverte è il tam tam telematico per dare soccorso ai concittadini.
Il presidente statunitense Obama parla di attacco contro l’umanità, Usa “pronti ad aiutare la Francia, non daremo tregua ai terroristi”. Il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: apprensione e forte dolore. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dice: l’Europa colpita al cuore reagirà alla barbarie.
Spettatori in campo, allo stadio, per paura. Una sparatoria in un ristorante, l’altra nel già citato Bataclan. Gli attentatori, secondo testimoni, inneggiavano Allah è grande. Sparati anche colpi con polvere da sparo mista a chiodi, secondo testimonianze. Si ipotizza una regia unica dietro i tre assalti che mettono in difficoltà estrema la capitale francese. Ma è allerta in tutta Europa, innalzato ovunque il livello di attenzione a partire dall’Italia dove, è il caso di ricordare, per esempio l’8 dicembre inizierà il giubileo.
Al link di seguito i frangenti dell’esplosione udita durante l’incontro di calcio Francia-Germania:
https://www.youtube.com/watch?v=KC6jXi6SuuI