La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibili i quesiti referendari legati al taglio dei tribunali.
I tre quesiti referendari erano stati promossi da cinque consigli regionali: Basilicata, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Campania.
Si chiedeva l’abrogazione delle misure che hanno disposto la soppressione di 30 tribunali ordinari e rispettive procure. Analoga iniziativa, avviata dalle stesse cinque Regioni nel 2013, era già stata dichiarata non ammissibile.