Il 7 dicembre 2005 incontrò a Lecce il suo ex socio, per un chiarimento. Ma il pomeriggio di quel giorno il padre, notando che il telefono cellulare squillava a vuoto, intuì che qualcosa non andava. Nel giro di poche ore il corpo di Luigi Russo fu trovato, senza vita, nella zona di Casalabate. Ammazzato a colpi di pistola.
A distanza di quasi dieci anni è arrivata la sentenza definitiva: la Cassazione ha stabilito che ad ammazzare il ventisettenne Luigi Russo fu l’ex socio, Raffaele Galgano, quarantenne di Squinzano, per un debito superiore ai trentamila euro.