San Marco in Lamis -2 gradi e Faeto -1,8. Per fare alcuni esempi di località del foggiano, temperature rilevate alle 6 (dati della protezione civile). Una parte del foggiano, quella del subappennino dauno, è ancora gravata qua e là dal segno meno. Pur vero che a Foggia, la minima è di cinque gradi e in altre zone della provincia, si è a distanza rassicurante dallo zero. Alle Tremiti, poi, si superano i nove gradi. La Puglia o, meglio, le Puglie. Perché la gamma delle temperature minime è davvero ampia con la valle d’Itria, ad esempio, che fa registrare i tre gradi e mezzo di Martina Franca e i 4,8 di Locorotondo. La Murgia barese, con Gravina in Puglia a quota 3,3 (un grado più di Altamura). La costiera adriatica che vede Brindisi a 8,6 gradi e Bari a 7,3 con Polignano a 7,1 e Monopoli a 7,9. Bisceglie 5,3 gradi e Barletta 6,4. Il Salento che fa registrare i 6,4 di Lecce e i 7 di Otranto, per esempio. In quanto alla zona ionica, Taranto si riprende i suoi livelli abituali, dopo il gran freddo dei giorni scorsi: 9,7 la temperatura minima.
Occhio però, il finesettimana porta maltempo e ancora un calo delle temperature. L’allerta è da ieri pomeriggio e fa riferimento a rovesci anche temporaleschi, se non nevosi da quota 700-800 metri in su. Vento forte fino a burrasca e mareggiate. Questo, in attesa di una domenica che si preannuncia come un frigorifero.
Scuole chiuse, ancora, in alcuni Comuni. Ad esempio a Ginosa. O, per ordinanza firmata ieri dal sindaco, Locorotondo: lì c’è un’emergenza-acqua causa e il primo cittadino ha anche sollecitato Aqp a intervenire. La situazione-maltempo, del resto, farà sentire le sue conseguenze per un po’, tanto che Michele Emiliano, governatore della Puglia, ieri in una conferenza stampa ha parlato di trenta giorni in stato di emergenza.