Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori dell’iniziativa:
Mattia Tagliente era un giovane studente di Giurisprudenza, che non aveva ancora deciso cosa avrebbe fatto “da grande”. Infatti, oltre ad aver frequentato, con alterne vicende, le facoltà delle Università di Taranto, di Perugia e Unicusano di Roma, aveva cercato “altrove” una propria dimensione e ragione di vita. Aveva conseguito il brevetto di bagnino creandosi opportunità professionali presso strutture turistiche, ma dopo qualche esperienza capì subito che non era di suo interesse. Aveva conseguito un attestato per la Gestione Attività Condominiali ed aveva iniziato a collaborare con suo cugino Tommaso, già Amministratore di condomini. Ma anche per questa professione, pur svolgendola con dedizione, non sentiva alcuna attrazione. Aveva iniziato una attività che sicuramente lo appassionava, il giornalismo, ed aveva scritto, in appena 5 mesi di attività, circa 300 articoli di cronaca, politica e costume per la testata locale “Puglia Press” . Qui invece era rimasto deluso perché gli era stato promesso “qualcosa” che non gli fu dato, se non postumo, ma dall’Ordine dei Giornalisti di Puglia, ovvero il titolo di “Giornalista sul campo”. Aveva creato un Blog sul web dove trattava gli argomenti che più colpivano la sua coscienza lavorandoci ad esso soprattutto nelle ore notturne. Mattia univa ad una notevole capacità e facilità di scrittura una profondità non comune nell’analisi delle situazioni socio-politiche e sicuramente sarebbe stata questa la strada che avrebbe voluto seguire. Ma nonostante ciò egli viveva il disagio di tantissimi giovani della sua età; avvertiva l’inutilità di alcune futili passioni giovanili ma allo stesso tempo soffriva per l’isolamento a cui, a suo dire, il suo anticonformismo sociale lo destinava. Non si accorgeva che proprio questo suo modo di essere era motivo per i suoi amici per ritenerlo tra i più simpatici e desiderati. Aveva iniziato un personale percorso di conoscenza, attraverso la frequentazione di uno sportello di consulenza filosofica, finalizzato all’approfondimento di alcuni problemi legati alla sua esistenza per cercare di dare delle risposte ai suoi dubbi, per provare a dare un senso alla sua vita. L’entusiasmo dell’approccio incominciava a ripagarlo e lo si riscontrava in un costante miglioramento del suo umore. Aveva, pure, iniziato a collaborare con una associazione di volontariato a Brindisi che operava all’interno del Centro di Salute Mentale diretto dal dott. Franco Colizzi (CSM) sviluppando attività di giornalismo oltre che di sostegno a ragazzi che erano diventati suoi amici. Sapeva donare a chiunque momenti ed espressioni di sollievo e di amore; a e così è stato fino alla fine dei suoi giorni ed anche dopo aiutando i suoi familiari a prendere la decisione più importante per se e per gli altri: la donazione dei suoi organi.
Mattia Tagliente ha iniziato la sua nuova vita il 18 maggio 2013 quando non aveva ancora compiuto 24 anni (era nato a Terni il 27 ottobre del 1989), dopo circa 48 ore di coma farmacologico dovuto a trauma cranico a seguito di un gravissimo incidente stradale occorso sulla s.p. Ostuni-Torre Pozzelle.
Già dalle settimane successive al doloroso evento la sua famiglia insieme agli amici vecchi e nuovi, alle associazioni culturali e di volontariato ed alle istituzioni territoriali hanno voluto ricordare la figura di Mattia in numerose manifestazioni in suo onore soprattutto per sottolineare la grandezza del gesto d’amore per aver donato la sua vita ad altre 6 persone che da tempo attendevano e speravano che un angelo li salvasse.
Il culmine di tali manifestazioni è stata senz’altro quella del 26 ottobre 2013 con la coda del 18 novembre, organizzata insieme all’Associazione Trapiantati d’Organi Puglia Onlus, patrocinata e sostenuta da varie istituzioni tra cui i Comuni di Martina Franca ed Ostuni, la Regione Puglia ed il CRT – Centro Regionale Trapianti – e finalizzata a sostenere l’associazione stessa, ma anche i giovani più meritevoli, con l’istituzione di una borsa di studio destinata ai migliori elaborati sulle tematiche della donazione sviluppati dai ragazzi delle ultime classi delle scuole superiori, ed ancora a sostenere l’apertura di centri di consulenza filosofica per tutti coloro, ma soprattutto giovani, che vivono disagi esistenziali.
Tantissimi i riconoscimenti ricevuti da tutti i partecipanti soprattutto per l’efficacia del messaggio per la divulgazione dell’importanza della donazione, ma anche per l’utilità dello sportello filosofico importante nella comprensione e risoluzione di diverse situazioni di disagio giovanile prima di arrivare a soluzioni psicoterapeutiche.
Pertanto, a seguito delle molteplici manifestazioni di interesse da parte anche di studiosi emeriti alle problematiche sviluppate ed alla ferma volontà dei famigliari di portare avanti il messaggio di amore che Mattia avrebbe voluto fare per aiutare i più deboli della nostra società, abbiamo deciso di continuare a dedicare il nostro tempo in attività di solidarietà in senso lato attraverso la costituzione di una associazione Onlus.
Riguardo al Dottor Colizzi che con le sue denunce è riuscito già a scoperchiare delle malefatte non indifferenti
provate a dare solo un occhiata alle firme depositate raccolte a mesagne per presentare i candidati del 2009 non a fare una perizia poi valutate se fare una perizia calligrafica
riguardo i brogli delle primarie che giustamente ha sollevato, a mesagne ultimamente si parla di rivoluzione nella pubblica amministrazione