Sette ordinanze di custodia cautelare, un provvedimento di 176 pagine, due filoni d’inchiesta fra cui uno riguardante il territorio di Grottaglie. Arresto per Martino Tamburrano, ex sindaco di Massafra ed ex presidente della Provincia di Taranto. In carcere Lorenzo Natile, dirigente della Provincia di Taranto; Pasquale Lonoce, imorenditore nel settore dei rifiuti; Roberto Venuti, procuratore speciale della società di gestione della discarica di Grottaglie. Arresti domiciliari: Federico Cangialosi, ex presidente Amiu; Cosimo Natuzzi, ex dirigente Amiu; Rosalba Lonoce.
Due anni fa, dopo un diniego ad ampliare la discarica di Grottaglie, grazie all’attività corruttiva (ciò secondo l’accusa) tale ampliamento fu reso possibile, per elevare di quindici metri il livello dei rifiutii rispetto alla colmata.
Di seguito un comunicato diffuso dal parlamentare Gianpaolo Cassese:
“L’arresto di Martino Tamburrano e degli altri imputati avvenuto questa mattina nell’ ambito delle indagini in corso sull’iter amministrativo per la concessione dell’autorizzazione all’ ampliamento della discarica di Grottaglie sta a dimostrare non solo la fondatezza delle nostre ragioni politiche in opposizione a questo sciagurato progetto, ma soprattutto che i nodi alla fine vengono al pettine e che, più spesso di quanto non si creda, la giustizia a difesa del bene comune si impone sul malaffare e sul mero interesse personale. Spero che, se le accuse mosse dalla Procura troveranno riscontro in sede di giudizio, avremo definitivamente smascherato il vero volto di chi ci ha amministrato per anni provocando al nostro territorio danni ambientali gravissimi e si imporrà la necessità di cambiare rotta in modo radicale, soprattutto in tema di politiche ambientali.” Questo il commento a caldo del deputato Gianpaolo Cassese dopo l’Operazione “T.Rex” che ha portato a ben 7 arresti a Taranto da parte del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, tra cui l’ex Presidente della Provincia di FI.
“Mi batto da sempre non solo contro l’ampliamento volumetrico della discarica di Grottaglie, ma contro chi ha letteralmente devastato questa nostra terra autorizzando il proliferare di discariche, fino a ridurla ad essere la pattumiera d’Italia. Come si evidenzia anche
dall’ inchiesta condotta dalla Procura di Taranto e dai gravissimi reati contestati a Tamburrano, dietro lo smaltimento dei rifiuti purtroppo si nascondono interessi economici giganteschi e spesso corruzione. Il problema però, come è evidente, poiché coinvolge chi rappresenta le istituzioni pubbliche, non può di certo esaurirsi solo in ambito giudiziario, ma deve investire anche la politica che è chiamata ad assumersi le proprie responsabilità e a dare risposte immediate in totale discontinuità con il passato, sia nelle modalità di amministrare, sia nei contenuti programmatici” prosegue Cassese.
“In tal senso opporsi al progetto di ampliamento della discarica di Grottaglie resta oggi una battaglia anche sul piano simbolico decisiva. Cosa di cui personalmente sono sempre stato consapevole, al punto che ho ritenuto di dover aggiornare costantemente la Ministra del Sud Barbara Lezzi riguardo l’iter delle autorizzazioni oltre che la sentenza del Tar di Lecce e il pronunciamento del Consiglio di Stato. Chiudere questa discarica insomma – insiste il deputato – sarebbe un segnale importantissimo per mettere la parola fine ad un capitolo buio della nostra storia locale e per aprirne uno nuovo.”