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Fra i cinquanta Comuni più poveri d’Italia due sono pugliesi Cgia Mestre su dati dei redditi 2021: il paese di Andrea Bocelli è il più ricco

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Alberona in posizione 7871 su 7904. Roseto Valfortore in posizione 7890. Entrambi in provincia di Foggia sono fra i cinquanta Comuni più poveri d’Italia: nell’immagine di home page le due colonne accanto al nome del Comune fanno riferimento al numero di abitanti ed al reddito pro capite. Il più povero, comunque, non è al sud: si trova in Lombardia. Il più ricco è in Toscana: è il paese di Andrea Bocelli.

Di seguito un comunicato diffuso da Cgia Mestre:

In passato spesso erano separati da più di mille chilometri, poiché il
primo stava al Nord e l’ultimo nel Mezzogiorno. Oggi la situazione non
si è capovolta, ma rispetto ad un tempo è comunque cambiata. La
distanza, ad esempio, si è accorciata e, attualmente, è inferiore ai 500
chilometri, poiché il comune più ricco d’Italia, Lajatico (provincia di
Pisa), si trova nel Centro Italia, mentre quello più povero, Cavargna
(provincia di Como), è situato ai confini con la Svizzera. Questa
situazione è riconducibile al fatto che i 985 contribuenti residenti a
Lajatico nel 2021 hanno dichiarato un reddito complessivo Irpef medio
pari a 54.708 euro, i 94 presenti nel borgo di Cavargna, invece, solo
6.314 euro. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che ha analizzato i dati
del Ministero dell’Economia e delle Finanze riferiti alle dichiarazioni dei
redditi ai fini Irpef del 2021.

Un Paese, il nostro, che essendo lungo e stretto presenta, anche dalla
lettura delle dichiarazioni dei redditi dei propri contribuenti, differenze
molto marcate con segnali di “impoverimento” che purtroppo
interessano anche il Nord: tra i 50 comuni più “poveri” del Paese,
d’esempio , ben 11 sono del settentrione. Nella stragrande maggioranza dei casi stiamo parlando di piccolissime realtà di montagna che hanno vissuto negli ultimi 3040 anni lo spopolamento e un progressivo invecchiamento della popolazione rimasta. Milano comunque rimane il comune capoluogo di provincia più ricco d’Italia con 37.189 euro; praticamente il doppio dei 18.706 euro dichiarati a Ragusa.

Visti i limiti del centralismo che hanno sicuramente contribuito a
“dividere” il Paese, non è da escludere che con una decisa accelerazione
verso l’autonomia differenziata, in tempi ragionevolmente brevi si
potranno accorciare le distanze economiche/sociali tra il Nord e il Sud,
ma anche tra i territori ricchi e quelli poveri presenti in una stessa
regione.

Dalla CGIA ricordano che va comunque sottolineato che questi dati non
includono i redditi dei soggetti a imposta sostitutiva o esenti da
tassazione diretta (come gli interessi sui redditi di capitale e i redditi
realizzati applicando il regime fiscale forfettario) e da eventuali
integrazioni (reddito di cittadinanza, assegno unico, pensioni di
invalidità, etc.). Ovviamente, in questa statistica non sono compresi
nemmeno gli effetti del lavoro sommerso e dell’evasione fiscale che
nelle aree più disagiate del Paese spesso costituiscono un vero e proprio
“espediente” per sostenere economicamente in particolar modo le fasce
sociali più deboli.

I Comuni più ricchi sono nel Centronord

Dopo Lajatico, che tra i suoi abitanti annovera il tenore Andrea Bocelli,
al secondo posto tra i comuni più ricchi troviamo Basiglio (MI) con un
reddito complessivo Irpef di 49.325 euro, Portofino (GE) con 45.617
euro, Bogogno (NO) con 42.366 euro e Varenna (LC) con 42.254 euro.
Il primo comune capoluogo di provincia che scorgiamo nella classifica
nazionale è Milano che si colloca al 12° posto con 37.189 euro. Seguono
Monza al 33° con 32.237 euro, Bergamo al 39° con 31.883 euro e Pavia
al 57° con 30.606 euro. Tra i comuni capoluogo di regione del
Centronord, infine, scorgiamo Bologna al 92° posto con 29.480 euro,
Roma al 120° con 28.646 euro, Bolzano al 133° con 28.473 euro,
Firenze al 186° con 27.636 euro, Trento al 255° con 27.059 euro,
Torino al 290° con 26.840 euro, Genova al 665° con 25.011 euro,
Trieste al 680° con 24.962 euro, Aosta al 771° con 24.683 euro e
Venezia al 1.034° con 24.058 euro. In linea generale, comunque,
possiamo affermare con una elevata dose di certezza che i contribuenti
più abbienti abitano nelle medie/grandi città o nei comuni
dell’hinterland sempre di questi ultimi.

La situazione nel Mezzogiorno
Il comune più ricco del Mezzogiorno è Sant’Agata li Battiati (CT) che,
grazie a un reddito Irpef complessivo medio del 2021 pari a 28.055
euro, gli ha consentito di classificarsi al 152° posto a livello nazionale.
Sempre tra le amministrazioni comunali del Sud, subito dopo scorgiamo
San Gregorio di Catania (CT) che con un reddito di 28.019 euro si
colloca al 155° e Cagliari che con 26.985 euro si piazza al 266° della
graduatoria nazionale. Tra i comuni capoluogo di regione, infine,
L’Aquila occupa il 1.202° posto con un reddito di 23.727 euro, Bari al
1.363° con 23.427 euro, Potenza al 1.674° con 22.925 euro, Napoli al
1.876° con 22.603 euro, Campobasso al 2.133° con 22.239 euro,
Palermo al 2.405° con 21.850 euro e Catanzaro al 2.519° con 21.685
euro.

(immagine: tratta da comunicato Cgia Mestre)

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