Il commissario Ilva, Piero Gnudi, ha praticamente benedetto il decreto del governo. Fortuna che ci sia stato, altrimenti non sarebbe stato possibile pagare gli stipendi.
Oggi, per i circa undicimila dipendenti diretti dell’Ilva, gli stipendi sono accreditati. Però i premi di produzione non ci sono. Erano previsti con la mensilità di giugno e sarebbero stati una sorta di quattordicesima mensilità.
Per gli incentivi ripassare e senza tanto lamentarsi perché, ha fatto chiaramente intendere il commissario, è andata già bene che ci sia lo stipendio. L’Ilva è ridotta così. Anche se il commissario del colosso siderurgico dice che quello di Taranto è sempre il più importante stabilimento siderurgico d’Europa e non è per niente fuori mercato.