Sono 611 i migranti arrivati al porto di Taranto, sbarcati dalla nave svedese Poseidon. Sono stati salvati al largo della Libia, sono di varie nazionalità e fra loro ci sono svariati bambini e numerose donne.
La Marina militare e il porto di Taranto, al centro delle attività di assistenza dei migranti. Non solo in quest’ottica, naturalmente, è impiegata la Marina. In questo periodo, ad esempio, a Taranto come a Brindisi ha luogo la formazione dei futuri ufficiali. Di seguito un comunicato diffuso dalla Marina militare:
Giunto al giro di boa il percorso formativo degli allievi 2a Classe del corso Adamastor: dal 6 luglio al 12 settembre p.v., 85 Allievi Ufficiali dei Corsi Normali dell’Accademia Navale di Livorno, di cui 12 donne e 4 allievi provenienti da Marine estere (1 Perù, 2 Montenegro e 1 Giordania), inizieranno l’attività addestrativa estiva, articolata su due moduli, per ultimare l’acquisizione di quei tratti professionali legati all’ “andar per mare” che li renderà pronti a fregiarsi del primo atteso grado di Aspirante Guardiamarina.
Il primo modulo, attualmente in corso, prevede un mese di attività addestrativa anfibia, terrestre e natatoria con gli istruttori della Brigata Marina San Marco, con lo scopo di sviluppare e consolidare in ogni allievo le abilità gestionali e di impiego di personale, mezzi e materiali per assolvere la missione di volta in volta assegnata.
Il main target è proprio quello di far emergere in tutti i frequentatori del corso le naturali doti di leadership, evidenziando l’importanza che il mare assume per il nostro Paese e rende la professione di Ufficiale di Marina sempre più proiettata verso il futuro con costanti aggiornamenti, alte capacità e grande senso di responsabilità.
A partire dal mese di agosto, partirà la seconda fase dell’attività estiva: tre settimane all’insegna della vela con la città di Taranto a fare da sfondo; gli allievi del Corso Adamastor saranno impegnati nel Mar Jonio a bordo delle barche a vela dello Sport Velico Marina Militare (Andromeda, Canopus, Sette mari, Aquilante e Caroly) per conseguire il brevetto di skipper d’altura, elemento cardine della formazione di tutti coloro i quali “vanno per mare”.
L’importanza che il mare assume per il nostro paese rende la professione dell’ufficiale di marina sempre più proiettata verso il futuro, e implica costante aggiornamento e grande senso di responsabilità. L`accademia navale costituisce un valido e solido obiettivo per un giovane che fa questa scelta di vita.
