Di Nino Sangerardi:
È denominato “Progetto pilota finalizzato a una maggiore fruibilità, attraverso mobilità dolce e potenziamento della funzione ecologica, del Tratturo Magno L’Aquila-Foggia”.
Riconducibile alle Linee guida del documento elaborato dalla Regione Puglia per la valorizzazione dei Tratturi. Contributo finanziario pari a 2.000.000,00 euro.
La Giunta regionale ha ratificato lo schema di Accordo con Ministero della Cultura- Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggi per le province di Barletta-Andria-Trani-Foggia. Al centro dell’intesa la collaborazione per garantire l’ottimale messa in opera del Progetto.
La Regione in quanto beneficiaria del sovvenzionamento avrà la funzione di Stazione appaltante, predisporrà il programma di fattibilità tecnica e economica avvalendosi della Soprintendenza; inoltre curerà le successive fasi di progettazione, di affidamento ed esecuzione dei lavori fino al collaudo degli stessi.
La Soprintendenza assumerà la Direzione scientifica sia in fase di progettazione che di realizzazione delle opere e si impegna a sostenere la migliore efficienza dei procedimenti di competenza nel rispetto della tempistica imposta dallo stanziamento.
I lavori dovranno essere affidati entro dodici mesi, a decorrere dalla pubblicazione sul Bollettino della Regione Puglia della delibera di presidente e assessori regionali con la quale vengono attribuite le risorse per la messa in pratica del disegno.
Il tratturo è una preziosa testimonianza identitaria della comunità d’Apulia. La strategia della Regione punta alla promozione del “Demanio armentizio e riconoscimento del valore patrimoniale di questi immobili che rappresentano, di fatto, un bene comune che può essere offerto quale campo di sperimentazione per usi pubblici innovativi, e rileva l’importanza della distribuzione territoriale dei tratturi che costituisce una rete di connessioni tra luoghi di elevato pregio paesaggistico e culturale”.
L’itinerario L’Aquila-Foggia con i suoi 244 chilometri(punto di inizio nei pressi della Basilica di Santa Maria Collemaggio) era il più lungo e importante dei cinque Regi Tratturi : per questo motivo chiamato Tratturo Magno, il principale cammino di Transumanza che collegava Abruzzo e Puglia.
Convogliava le greggi provenienti dal Gran Sasso, Sirente e Majella ai pascoli del Tavoliere delle Puglie, dopo aver lambito le sponde del Mar Adriatico. Unico caso nel quale le pecore e i pastori arriveranno a toccare anche materialmente il mare.
Il Tratturo Magno si allunga verso Vasto e la costa chietina. Si entra pertanto in Molise e dopo aver raggiunto il litorale del Comune di Petacciato si prosegue verso l’entroterra dirigendo i passi in direzione della Fondo Valle del Biferno(provincia di Campobasso).
Quindi si giunge a Foggia, città della Dogana, e si arriva al cospetto dell’Epitaffio: colonna-guglia dal tipico stile barocco, edificata nel 1651 regnante Filippo IV di Spagna, si trova immediatamente fuori dall’antica cinta muraria, all’incrocio di due Tratturi : quello proveniente da L’Aquila e quello di Celano, ed è un simbolo notevole della storia foggiana legata alla transumanza.