Gli investigatori hanno ampliato il raggio delle indagini e ora danno una guardata anche agli affari di famiglia. Ad esempio, al fatto che i rapporti con il suocero non erano buoni. Adesso, appunto, è sospettato il suocero. Senza tralasciare la strada maestra, naturalmente.
Alcuni testimoni, interrogati dai carabinieri, hanno raccontato dei difficili rapporti fra i due. Alcuni avrebbero anche parlato del suocero visto con taniche di carburante, nelle ore che si possono approssimare alla scomparsa di Leopardi. Il suocero, a sua volta interrogato dai carabinieri ai quali si è presentato in compagnia dell’avvocato, ha negato tutto.
Alessandro Leopardi, il corniciaio 38enne di Valenzano, è scomparso l’1 ottobre. Non ci sono tracce di lui, si prospetta l’assassinio e il fatto che l’uomo sia stato anche bruciato. In corso le analisi medico-legali per sapere se fossero davvero di Leoparsi, le ossa bruciate, trovate in una zona di campagna di Valenzano. Assassinato e bruciato, forse: ma da chi? Il corniciaio, nove anni fa, denunciò il pizzo nei suoi confronti. Fece arrestare tre persone. La strada maestra delle indagini resta quella. Ma non si tralasciano, ora, le altre ipotesi: non esclusa quella delle liti in famiglia.