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Parigi: attentati, 127 morti e 192 feriti. Francia, tre giorni di lutto nazionale. Stato di emergenza e frontiere chiuse. Farnesina: evitare spostamenti Sei terroristi si sono fatti esplodere. Hollande accusa l'Isis che ha rivendicato: punita la Francia che ha affiancato gli Usa nelle operazioni in Iraq e Siria. Preoccupazioni in tutto l'Occidente: stamani a Roma il comitato nazionale della sicurezza. Il presidente iraniano annulla il viaggio in Europa

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stade de franceIl presidente francese, Hollande: è stato un atto di guerra, dietro gli attacchi c’è l’Isis. Proclamati tre giorni di lutto nazionale.

Bilancio ufficiale, 127 morti e 192 feriti. Per le esplosioni nello Stade de France mentre si giocava Francia-Germania, quaranta vittime. Altri uccisi nelle sparatorie. Nel teatro Bataclan, esecuzione di massa e cento ostaggi. Il bilancio è da considerarsi ancora provvisorio, ci sono numerosi feriti, in sei sparatorie e tre esplosioni complessivamente. I terroristi morti sono otto, stando alle prime fonti. Altre informazioni parlano di sei attentatori che, cinture esplosive indosso, si sono fatti esplodere. Altri fuggiti. Uno è stato arrestato e si è proclamato prigioniero politico. La serata agghiacciante di Parigi è, per rivendicazione stessa dell’Isis, l’11 settembre della Francia che i terroristi hanno voluto punire per essere, il Paese transalpino, al fianco degli Stati uniti d’America nelle operazioni in Iraq e Siria. La Francia è in stato di emergenza, chiuse le frontiere. Preoccupazioni nell’intero Occidente, a partire proprio dall’Italia che vedrà inaugurarsi il giubileo l’8 dicembre. Stamani il comitato nazionale della sicurezza, convocato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Il nostro ministero degli Esteri indica agli italiani presenti a Parigi di “evitare ogni spostamento”. Il presidente iraniano Rouhani sarebbe stato a Roma oggi e a Parigi nei prossimi giorni. Ha annullato il viaggio in Europa.

Di seguito un comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti:

Chi sta facendo quello che sta succedendo a Parigi non sta improvvisando. Sa che tra quattordici giorni ci sarà il vertice mondiale sul Clima il cui valore negoziale e mediatico è altissimo. Sa che arriverà il mondo perchè è un negoziato su cui la Francia si è spesa moltissimo, sa che arriveranno almeno cento capi di stato, cinquantamila delegati, sa che gli investimenti in sicurezza per proteggere quell’evento può aver lasciato le maglie più larghe adesso, sa che i servizi segreti si sono concentrati per avere il massimo della protezione tra una settimana per poi aumentarlo esponenzialmente tra due o tre quando ci sarà il segmento ad alto livello. Sa tutte queste cose, quindi è frutto di menti che stanno dentro le cose. Sa, come successe per la Conferenza Mondiale contro il razzismo, che bisognava spargere terrore. La COP21 inizia prima di un attentato ancora in corso, quella contro il razzismo, presidiata da Bin Laden con i suoi volantini con Hitler immaginato a pensare cosa farebbe di Israele, finì il giorno prima delle torri gemelle. Solo per chi ha partecipato a quell’evento in Sud Africa e chi parteciperà alla Cop 21 sa che questa è una azione terroristica in cui logistica, preparazione, reclutamento sono terribilmente sofisticati. E’ una azione politica devastante, sottolinea Stefano Mannacio e che rilancia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che rischia di avere seri effetti sul nostro diritto a vivere liberi perchè è un secondo terrificante attacco al paese dove la libertà è uno dei valori fondativi. Solidarietà alle vittime sopravvissute e cordoglio per i defunti. Repubblica francese resisti.

(foto: fonte la rete)


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