La caserma dei carabinieri di Martina Franca, con la Compagnia dell’Arma, è da alcune settimane in una nuova sede. Quella che per decenni ha caratterizzato l’attività dei militari è stata dunque dismessa. Fra le conseguenze, anche in termini di logistica e traffico veicolare, ci sarà prossimamente (il prima possibile) la cancellazione di strisce gialle che non hanno più senso, nei pressi della palazzina.
Accanto alla caserma, per tutto questo tempo, è rimasta una propaggine: un muro esterno a delimitare uno spazio sicuramente utilizzato dai carabinieri, con tanto di cancello d’ingresso.
Quel muro, da decenni, dimezza di fatto la sede stradale. È anche piuttosto brutto nella sua realizzazione, con delle bottiglie rotte piantate in cima a quella delimitazione.
Di chi è quel muro? Era una concessione pubblica, ai fini del servizio dei carabinieri, oppure appartiene alla titolarità della palazzina utilizzata per la caserma? Fra chi dice che sia pubblico e chi lo ritenga privato non ci sono elementi di chiarezza definitiva, fra i pareri che abbiamo acquisito nel tempo.
Potrebbe esserci una soluzione celere: l’amministrazione pubblica potrebbe confrontarsi con la proprietà della palazzina, confrontare le rispettive documentazioni e da lì partire per una valutazione del da farsi. Se si riuscisse a recuperare al traffico veicolare, appieno, una traversa non lontana dall’ospedale e da una scuola, non sarebbe male.