La direttrice del nuovo ufficio postale di Martina Franca, in via Toniolo, verso la fine dell’orario di sportello non ce l’ha fatta più.Lo stress ha giocato un bruttissimo scherzo, la donna ha accusato un malore e la situazione si è risolta solo dopo non pochi minuti, quando i medici del 118 e il medico di famiglia hanno finito di prestare le cure alla donna. La giornata estremamente faticosa è ciò che ha provocato il malore.
Una giornata terribile, in quell’ufficio, dove i quattro addetti (fra cui, appunto, la direttrice) hano avuto di continuo la coda agli sportelli. Se non la totalità, la stragrande maggioranza del lavoro (anche negli altri uffici) era rappresentata dal pagamento della maggiorazione Tares, i famosi 30 centesimi al metro quadrato da corrispondere allo Stato. Arrivate all’ultimo momento le comunicazioni da parte della Soget (appositamente incaricata dal Comune di Martina Franca, i cui responsabili sapevano da settembre di questa scadenza) c’è stata la corsa al pagamento da parte dei cittadini. E una lavoratrice si è sentita male.
Direttore non faccia polemiche strumentali!! Ma strumentali a chi e a che cosa?
Grazie per il suo intervento. Signora, che le devo dire. (agostino quero)
Comunque bisognerebbe oggettivamente allargare gli orizzonti per avere una visione più ampia di quello che sta accadendo in Italia e il movimento dei forconi ne è una prova.
Provate a telefonare ai parenti sparsi in Italia (se ne avete) e chiedete loro quando hanno ricevuto l’avviso della maggiorazione che va allo Stato. Proviamo a guardare oltre l’orticello perchè la situazione Italiana è davvero molto complessa.
In alcune cittadine, anche della nostra provincia, hanno ricevuto la maggiorazione di 0,30 più il conguaglio Tares cioè la mazzata(quello che noi pagheremo a febbraio 2014) solo ieri.
E’ proprio vero che Martina è una repubblica a parte.
Grazie per il suo intervento. Martina Franca ha una particolarità rispetto alle altre realtà: non ha solo subìto il caos nazionale, ha saputo farne del proprio. La prima versione della scadenza era sbagliata e non l’aveva imposta nessuno a quelli di palazzo ducale, hanno saputo fare da soli. (agostino quero)
Non credo proprio che il problema è solo di Martina. Poco fa al TG5 è andato in onda il servizio sul caos Tares e Imu tutto Italiano. Parlavano proprio del fatto che molti italiani non hanno ancora ricevuto gli avvisi. Ma aimè questo caos, secondo me, si ripresenterà anche il prossimo anno se il governo cambierà nuovamente le regole della fiscalità locale, anche perchè (parliamoci chiaro) non è che la burocrazia nazionale è così pronta a recepire le novità…..anzi…
Grazie per il suo intervento. Ripeto, perché forse non mi sono spiegato bene: nell’ambito del caos nazionale, Martina Franca ha saputo fare il suo caos da sola. A partire dall’avere sbagliato anche la prima versione della data di scadenza, perché quei bravoni di palazzo ducale avevano scritto 31 dicembre e, notoriamente, non si può, perché comunque la legge fissa il sedicesimo giorno come scadenza. (agostino quero)