Un paio di giorni fa, all’altezza dell’ingresso posteriore della villa Garibaldi a Martina Franca, il messaggio riguardante i bagni pubblici (che si trovano proprio lì): un messaggio all’utenza che recita più o meno così, noi ti ci facciamo anche andare in bagno, ma la carta te la devi portare.
Immaginate un’anziana turista, ad esempio, alle prese con una necessità del genere e con un cartello del genere. Bella figura, bella immagine della città. Ma anche gli indigeni, che colpa devono mai avere di una simile gestione dell’impianto pubblico.
Ma non è il primo clamoroso increscioso episodio. Una decina di anni fa, sindaco Leonardo Conserva, l’attuale sindaco era consigliere comunale di opposizione e si scagliò contro (molto opportunamente) una decisione affissa su un cartello che si trovava sulla porta dei bagni pubblici di via Masaniello, pieno centro storico, pieno periodo estivo (e turistico dunque) a due passi dalla basilica di San Martino: in sintesi, il cartello sanciva che se eri uomo andavi al bagno gratis, se eri donna dovevi pagare 30 centesimi di euro. Una cosa incredibile, fu proprio Franco Ancona a parlare di concetto medioevale nella gestione dei bagni pubblici, a parlare di una città riportata indietro. Aveva ragione, ottenne un’immediata rimozione di quel cartello e dell’apartheid vescicale non se ne fece più nulla.
Ma i bagni pubblici a Martina Franca hanno sempre offerto spunti di discussione e polemica. Solo da qualche anno c’è un funzionamento, o una parvenza di funzionamento, perché per troppo tempo si è dovuto assistere agli impianti chiusi.
Il peggio del peggio, però, risale a un paio di anni fa: bagni pubblici tecnologicamente avanzati, autopulenti. Tralasciando che c’è chi ha trovato il modo per andarci anche decine di volte con un gettone solo, va detto che la pulizia consiste in spazzole che, terminati i bisogni fisiologici e uscita la persona dal bagno, viene pulito automaticamente il servizio igienieo e viene pulito il pavimento. Bene: c’è chi pensò di farla proprio sul pavimento, che poi venne spazzolato con conseguenze facilmente immaginabili.
(foto: fonte blog.libero.it)
a Martina almeno ci sono. Se vieni a Taranto devi dotarti di catetere!!!!!!! Ciò conferma che siamo proprio nella m……. ( e non moderare!)