La complicatissima vicenda giudiziaria vede aggravarsi la posizione dei cinque indagati. Sono il generale Giuseppe Rinaldi e il colonnello Sergio Walter Maria Li Greci (Aeronautica); i colonnelli Amedeo De Maio, Pasquale Napolitano e Ignazio Orgiù (Esercito). Ora devono rispondere di peculato militare.
Si uccise (stando ai referti) un ufficiale che sarebbe stato il sesto indagato, Antonio Moscogiuri. Origine pugliese, tenente colonnello. Trovato impiccato in caserma, a Bolzano. Decesso, lo scorso 6 aprile. Moscogiuri aveva capeggiato operazioni militari in Afghanistan, una decina di anni fa. Nel 2010 si suicidò un capitano, Marco Callegaro. Trovato morto in caserma a Bologna. Da quel suicidio partì l’inchiesta, che è militare ma anche della magistratura civile. Secondo l’accusa, i militari chiamati a rispondere, misero su un sistema di “reiterati artifici e raggiri” era scritto nelle carte delle contestazioni. Truffa. Esempio: l’acquisto di blindati per proteggere le forze impegnate nel difficilissimo contesto afghano. Solo che, secondo l’accusa, i mezzi, blindati, non lo erano. A rendere ancora meno chiara la cosa, secondo l’accusa, l’intermediazione di un individuo vicino ai talebani.