Mille miliardi di euro in dieci anni per un’Europa più verde. È il Green deal annunciato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Obiettivo: riduzione delle emissioni inquinanti al 2030 dall’attuale 40 per cento al 50-55 per cento rispetto al 1990. Finanziamento del piano con fondi sia pubblici che privati: 500 miliardi dal bilancio dell’Unione europea, 300 da InvestEu (erede del Piano Juncker), cento dal meccanismo per la transizione equa e altri cento dai cofinanziamenti nazionali. Per l’Italia, l’obiettivo prioritario oggi risiede anche nel piano settennale 2021-2028: sette miliardi e mezzo di euro per riconvertire le industrie inquinanti nel territorio dell’Unione. Lì ci saranno i soldi per il siderurgico di Taranto, con la possibilità anche di non vedere considerati aiuti di Stato i finanziamenti per la riconversione.
Questo il piano dell’Unione europea, ambizioso per il continente e attento, nel caso che ci riguarda più da vicino, alla questione tarantina.
Delle riconversione da carbone a gas per la produzione nel siderurgico tarantino, da anni, parla Michele Emiliano e lo ha fatto anche in varie audizioni in sede comunitaria. Lo hanno ascoltato.