All’alba è scattata l’operazione delle forze dell’ordine. Poliziotti e militari di carabinieri e Guardia a di finanza, un centinaio in totale, operano perquisizioni e controlli a Foggia e San Severo. È la risposta alla sequenza di attentati dinamitardi in questi primi giorni dell’anno.
Di seguito il comunicato congiunto:
Dalla nottata è in corso una maxi operazione di Polizia Giudiziaria da parte delle Forze dell’Ordine nel “cuore” della città di Foggia e San Severo. Centinaia di agenti della Polizia di Stato della Questura e di militari dei Comandi Provinciali Carabinieri e Guardia di Finanza, in contemporanea, stanno eseguendo decine e decine di perquisizioni e controlli “a tappeto” – in più aree sensibili del capoluogo e della provincia – alla ricerca di armi, droga ed eventuali catturandi. Si tratta dell’ennesimo intervento “muscolare” della “Squadra Stato”, le cui risultanze operative ed investigative saranno poi vagliate dall’Autorità Giudiziaria competente. Si tratta di una immediata risposta – in termini di legalità e di controllo del territorio – da parte di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza dopo i gravi episodi delittuosi che, nei giorni scorsi, hanno colpito e ferito le città di Foggia e San Severo. Coinvolti anche gli uffici e i Reparti Speciali delle tre Forze di Polizia (Servizio Centrale Operativo, ROS, S.C.IC.O., G.I.C.O. Bari, Reparto Prevenzione Crimine, Carabinieri “Cacciatori di Puglia”, “Baschi Verdi”, 11° Rgt “Carabinieri Puglia”, Cinofili, Elicotteristi, etc.), intervenuti anch’essi in supporto. Cinturati interi blocchi di edifici passati “al setaccio” massivamente. L’obiettivo dell’imponente operazione, oltre che ribadire la presenza forte dello Stato sul territorio, è quindi quello di restituire la piena fiducia ai cittadini onesti e perbene di Foggia e provincia.
Di seguito il comunicato di consuntivo:
Sabato 15 gennaio, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto – in contemporanea e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia – una vasta operazione di Polizia Giudiziaria nelle aree più “a rischio” del capoluogo dauno e del Comune di San Severo alla ricerca di armi, droga ed eventuali catturandi.
Coinvolti anche i Reparti speciali delle tre Forze di Polizia (Servizio Centrale Operativo, ROS, Reparto Prevenzione Crimine, Carabinieri “Cacciatori di Puglia”, 11° Rgt “Carabinieri Puglia”, Elicotteristi, Reparto Volo di Bari, Cinofili dell’UPGSP di Bari, Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata di Roma e Gruppo Investigazioni Criminalità Organizzata di Bari, Gruppo Pronto Impiego Bari, Reparto Operativo Aeronavale G. di F.),
Si è trattata di un’immediata risposta – in termini di ripristino della legalità e di controllo del territorio da parte delle FF.PP. – alla recrudescenza degli atti intimidatori a scopo estorsivo attuati nei primi giorni dell’anno a danno di operatori commerciali della città di Foggia e del Comune di San Severo.
Un’azione ad “alto impatto” che, svoltasi sin dalle prime luci dell’alba, è stata caratterizzata dall’esecuzione di mirate perquisizioni locali.
Non sono mancati gli arresti ed i sequestri. In particolare, 4 persone sono state tratte in arresto in flagranza di reato per “Traffico di stupefacenti”, perché ciascuno è stato trovato in possesso di un cospicuo quantitativo di sostanze illecite di vario tipo, altri 10 sono stati denunciati a piede libero, a vario titolo, per i reati di “Ricettazione“, “Resistenza a p.u.“, “Produzione di articoli contraffatti“, “Traffico di sostanze psicotrope” e “Detenzione abusiva di munizionamento”.
Sequestrati quasi di 2 kg. di sostanze stupefacenti di diversa tipologia, unitamente a materiale per la lavorazione, il taglio ed il confezionamento (bilancini di precisione, coltelli, macchina per sottovuoto, bustine). Uno degli arrestati è stato anche trovato in possesso di un rilevatore di microspie, prontamente sequestrato.
Rinvenute e sequestrate anche le armi: 2 pistole, un centinaio di proiettili e due giubbotti antiproiettile sono stati rinvenuti in un box in stato di abbandono in San Severo e nell’abitazione di un soggetto foggiano. Nel locale in disuso era occultato anche 1.5 kg di materiale esplodente: oltre un centinaio di pericolosi artifizi collegati in batteria.
A San Severo è stato individuato anche un opificio, vigilato da un impianto di videosorveglianza, dove avveniva la produzione illecita di capi contraffatti di note marche di lusso: decine i capi e le etichette illegali sottoposte a sequestro.
Nel corso delle perquisizioni, infine, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro denaro, nonché assegni e carte di debito per oltre €. 20.000, titoli per i quali i sottoposti a controllo non hanno saputo giustificarne il possesso.
Questi i numeri dell’operazione:
- 4 denunciati in stato di arresto alla locale Procura della Repubblica, tutti per la violazione dell’art. 73 DPR 309/90;
- 10 denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Foggia, a vario titolo, per i reati di “Ricettazione“, “Resistenza a p.u.“, “Produzione di articoli contraffatti“, “Traffico di sostanze stupefacenti” e “Detenzione abusiva di munizionamento”;
- sequestro di:
- 2 pistole e 97 proiettili vario calibro;
- 2 giubbotti antiproiettile;
- oltre 100 artifici esplodenti collegati in batteria del peso di kg. 1,5;
- gr. 448 di eroina;
- gr. 123 di cocaina;
- gr. 313 di hashish;
- gr. 1.090 di marjuana;
- gr. 18,5 di metadone;
- gr. 48 di sostanze da taglio;
- decine di attrezzi per il taglio ed il confezionamento (bilancini di precisioni, coltelli, macchina per sottovuoto, bustine);
- €. 520 in contanti;
- n. 8 assegni privi di data e/o beneficiario per complessivi €. 21.000;
- n. 6 tra carte di debito e PostePay;
- n. 1 macchinario (pressa) per la produzione e confezionamento di capi di abbigliamento contraffatti, unitamente a 25 etichette di note marche e 39 capi contraffatti;
- n. 1 impianto di videosorveglianza (3 telecamere e 1 hd) e n. 1 rilevatore di microspie.
I soggetti arrestati non possono essere considerati colpevoli fino alla (eventuale) pronuncia di una sentenza di condanna passata in giudicato.
Gli arresti eseguiti dalle forze di Polizia operanti sono attualmente al vaglio della competente Autorità giudiziaria, che si determinerà nei termini previsti dalla vigente normativa.