Il candidato chiamato in.causa, ovviamente, ha diritto di replica. Alle stesse condizioni. Di seguito un comunicato diffuso dal deputato Nicola Ciracì:
Ho appena inviato all’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni) e al CORECOM (Comitato regionale per le comunicazioni Regione Puglia) un esposto col quale denuncio la sistematica violazione, da parte del sindaco di Ceglie Messapica Luigi Caroli e di vari altri amministratori comunali, dell’articolo 9 comma 1 della legge numero 28/2000 che promuove e disciplina, al fine di garantire la parità di trattamento e l’imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici, l’accesso ai mezzi di informazione per la comunicazione politica. Considerato il susseguirsi di comunicati e conferenze stampa, oltre a tutta una serie di altre attività propagandistiche, che hanno il solo fine di condizionare la volontà degli elettori in barba alla par condicio tra le forze politiche che partecipano alle elezioni.
Di tanto ho appena informato anche il Prefetto di Brindisi chiedendo un suo autorevole intervento per sanzionare queste condotte e ripristinare il rispetto della normativa.
È spudorato, difatti, l’intento di favorire il candidato Nicola Ricci, al momento assessore comunale, onnipresente alle manifestazioni patrocinate od organizzate dall’Amministrazione comunale. Una propaganda neppure tanto occulta che non può e non deve essere, a mio parere, accettata.
Resto stupito dal fatto che anche le emittenti locali collaborino a queste operazioni illecite, trasmettendo tali eventi con tanto di carrellate a beneficio del candidato e degli amministratori suoi supporters.
Vale la pena ricordare come il Comune di Ceglie Messapica fosse già stato sanzionato dall’AGCOM in occasione delle elezioni politiche del 2013, e rilevare come anche un consigliere comunale giornalista come Angelo Perrino prenda parte in prima persona alle suddette manifestazioni.
Domattina, qualora si terrà l’ennesima conferenza stampa già annunciata con pomposo comunicato sul tema degli incentivi alle attività commerciali, risulterà ancor più evidente la volontà di violare la legge da parte degli amministratori comunali e, ovviamente, tanto sarà valutato dagli