Prima un sopralluogo in due locali pubblici confiscati alle organizzazioni malavitose e che si trovano alla stazione ferroviaria e in via Sparano. Poi gli incontro con i rappresentanti istituzionali del territorio. La commissione parlamentare antimafia oggi è a Bari, per fare il punto della situazione in un contesto, che è anche quello regionale, sempre in bilico fra lo sviluppo e l’oppressione delle organizzazioni malavitose. Ampliando a livello regionale tale considerazione, basti ricordare che tra il foggiano, la Murgia e il Salento si fanno strada i timori, o da ieri anche le certezze, che anche la Puglia sia stata (o sia tuttora) una sorta di terra dei fuochi per l’interramento di rifiuti tossici, pericolosi o pericolosissimi.
La pista mafiosa poi è quella più seguita per la strage di Palagiano, un delitto che ha scosso un’intera nazione, con l’esecuzione di un bimbo di tre anni, perfino (e della sua mamma, con il compagno di lei, vero obiettivo dei killer). A proposito, ieri è stato arrestato Roberto Petruzzelli, ventisettenne zio di Domenico, in quanto fratello del papà che venne ucciso in un agguato tre anni fa. L’uomo è stato arrestato per possesso di armi e munizioni.
Tornando al contesto più propriamente legato al territorio barese, gli agguati del quartiere San Paolo ma anche in altre zone del capoluogo, i problemi di Bitonto, Canosa di Puglia, Conversano, Gravina in Puglia tanto per citare alcuni esempi, sono al centro dell’attenzione. Oggi la commissione presieduta da Rosy Bindi ne parlerà anche con i sindaci, oltre che con il prefetto e i vertici territoriali delle forze dell’ordine e i responsabili delle associazioni impegnate nel territorio.