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https://www.noinotizie.it/15-06-2015/puglia-elezioni-regionali-saltata-la-riunione-in-ufficio-di-presidenza-del-consiglio-regionale-per-mancanza-del-numero-legale/
Massimo Cassano, coordinatore Ncd per la Puglia, aveva quasi sperato, in una dichiarazione di qualche giorno fa, che la Puglia non venisse resa la barzelletta d’Italia. Lo è già, però.
Puglia barzelletta d’Italia perché, svolte le elezioni regionali, non si sa come assegnare i seggi ai consiglieri eletti. Quel campionario di assurdità che è la legge elettorale in vigore, votata dal consiglio regionale pugliese qualche mese prima delle elezioni, il 26 febbraio, è stata poi “arricchita” del particolare grottesco e grave: la legge votata è diversa da quella scritta e pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione.
Un candidato, Davide Bellomo, si è accorto di questa situazione che riguarda, specificamente, la ripartizione territoriale (esempio: a Taranto ci sono sette candidature per lista, dunque un potenziale massimo di sette eletti, e quella provincia si trova con nove consiglieri eletti). La prefettura di Bari ha evidenziato il problema con una nota scritta al presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, il quale ha convocato per oggi l’ufficio di presidenza del consiglio. C’è da tentare una via di uscita da questa vicenda incredibile, che al momento rende pressoché impossibile assegnare i seggi. Anche se il presidente eletto, Michele Emiliano, lo ritiene solo un problema di mancata elaborazione del lutto da parte di chi ha perso. In realtà, anche qualcuno fra quelli che si considerano eletti non ha particolari motivi di tranquillità: infatti, quattro consiglieri che si sono inizialmente visti assegnare i seggi, potrebbero perderli.
Ora io mi domando…
I consiglieri si prendono uno stipendio da supermanager e i cittadini devono subire questi errori?
DI CHI C**ZO E’ LA RESPONSABILITA?!?
Grazie per il suo intervento. Non c’entrano, nel caso specifico, i consiglieri. Per quanto discutibile, loro hanno votato una legge. La trascrizione contiene delle parole diverse da quelle votate. Ovviamente, ciò che va preso a riferimento è quanto votato. Ma se trascritto male, chi deve leggere la norma per applicarla (è il caso della prefettura di Bari che ha evidenziato la questione dell’assegnazione dei seggi) ha problemi. (agostino quero)