Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:
Lavori per un valore di 170 milioni di euro (anche con fondi PNRR)
La visita ha offerto l’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori che si sviluppano per circa 10 km con l’interramento della linea fra le stazioni di Capurso e Triggiano.
L’intervento – dal valore di 170 milioni di euro – è finanziato sia con fondi regionali che con fondi PNRR e consentirà di incrementare la capacità della linea, riducendo a un’ora i tempi di percorrenza tra Bari e Putignano. Contestualmente saranno eliminati 9 passaggi a livello e sarà ricucito il tessuto urbano tra i centri di Triggiano e Capurso, favorendo la realizzazione di una nuova viabilità. Un cantiere che ha visto impiegati 300 operai, fra FSE e ditte appaltatrici, e 100 mezzi d’opera.
Il completamento dei lavori di raddoppio dei binari e della galleria artificiale è previsto per fine anno. Nel corso del 2024, ottenute le autorizzazioni da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA) la linea entrerà in funzione con treni diesel che saranno progressivamente sostituiti dai treni elettrici di nuova generazione entro il 2025, una volta completata l’elettrificazione, con benefici in termini di sostenibilità ambientale. Contestualmente saranno aperte al servizio viaggiatori anche le stazioni di Triggiano e Capurso.
Sull’intera linea, da Bari a Putignano (via Conversano), sono operativi quattro cantieri – incluso quello della visita odierna – per un investimento complessivo di 390 milioni di euro. Oltre ai lavori di raddoppio e interramento, sono in corso quelli per il rinnovo dei binari, l’elettrificazione, l’installazione del sistema di controllo Marcia Treno (SCMT) e l’automazione dei passaggi a livello.
Gli interventi, una volta conclusi, consentiranno di avere una linea più sicura, completamente rinnovata, interconnessa e interoperabile con la rete ferroviaria nazionale di RFI.
“Ringrazio il ministro per la sua visita – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia amiche Emiliano – e soprattutto ringrazio questo grande sistema tra Stato, governo, Ministero Infrastrutture, Rfi, Sud-est e tutte le altre Ferrovie concesse, con cui stiamo rivoluzionando i trasporti su ferro in tutta la Puglia: la metropolitana leggera del Salento è in corso, stiamo interrando tratte, chiudendo passaggi a livello pericolosi, stiamo liberando la città di Bari dallo schiacciamento dei binari. C’è una infinità di opere in corso, alcune iniziate molti anni fa: si tratta di lavori lunghi che danno risultati nel tempo.
La Bari-Napoli è stata realizzata grazie ai fondi europei di Puglia e Campania messi a disposizione dell’Italia.
Ci auguriamo che la sostituzione dei fondi con quelli del Pnrr non complichi le cose. Il limite di queste operazioni è il tempo, bisogna terminare i lavori in corso. Comprendiamo che lo sforzo del governo in questo momento è intenso. Nonostante le differenze politiche con il ministro Salvini, il suo pragmatismo apulo-Lombardo favorisce il dialogo molto positivo e intelligente.
Queste opere – ha concluso Emiliano – sono state cantierizzate con i fondi europei e con il Fondo Sociale di Coesione, quindi sbloccarlo significa mettere a disposizione anche del ministero delle infrastrutture altre risorse per i necessari completamenti”.
“Questa opera – ha aggiunto l’assessore Maurodinoia – è tanto attesa dai comuni di Capurso, Noicattaro e Triggiano, ma anche dal comune di Bari, perché è un grande passo avanti per la sicurezza e le velocità dei collegamenti ferroviari. Ma soprattutto per la viabilità, grazie all’eliminazione dei passaggi a livello.
Un’opera, che migliorerà la vivibilità per i cittadini, a cui la Regione Puglia ha guardato con grande attenzione, e su cui ha anche investito tanto per consentire di proseguire i lavori della fase 1, che prevede l’eliminazione del doppio binario e dei passaggi a livello. I lavori dovrebbero terminare nella primavera del 2024.
Per la fase 2, che prevede la realizzazione delle stazioni sotterranee di Triggiano e Capurso, siamo riusciti ad ottenere il finanziamento del Pnrr.
La scadenza delle fonti di finanziamento è nel 2026.
Confidiamo nelle Ferrovie Sud-Est affinché i lavori terminino prima”.