Di Nino Sangerardi:
Faro della Corte dei Conti sulle spese economiche dei Gruppi politici consiliari della Regione Puglia. In particolare, i soldi gestiti dal 1° gennaio al 31 maggio 2015 riconducibili alla Legislatura 2010-2015. Il controllo di bilanci e documenti è racchiuso nel referto sottoscritto dai Magistrati contabili Agostino Chiappiniello presidente, Luca Fazio, Stefania Petrucci, Rossana De Corato. Vediamo.
-Gruppo Popolo della Libertà. Nella voce “altre spese” c’è la restituzione al Consiglio regionale di euro 64.005,14 per somme non utilizzate, e che sono stati restituiti 75 francobolli acquistati nel 2013. “Si rileva–scrive la Corte–l’inadeguatezza della documentazione fornita a giustificazione di spese, consulenze, incarichi del valore complessivo di 9.464,00 euro”. Esaminato il rendiconto annuale del Gruppo PdL “… lo stesso non risulta regolare”. Motivo? Sia perché non supportato da adeguati documenti giustificativi delle spese e sia perchè non contabilizza completamente le uscite. I Giudici richiedono di integrare la documentazione e procedere all’approvazione del nuovo Bilancio.
-Gruppo PD. Si riscontrano irregolarità riguardo spese per libri, pubblicazioni e quotidiani. Il Gruppo del Partito Democratico non ha provveduto alla restituzione delle somme non utilizzate pari a 628,58 euro. Pertanto i Magistrati ribadiscono che siano forniti “chiarimenti e documenti in originale, unitamente al nuovo rendiconto”.
-Gruppo Moderati e Popolari. La documentazione presentata alla Corte è: interamente in fotocopia. Non depositato l’estratto conto con movimenti di conto corrente aggiornato a giugno 2015, né le copie del bonifico bancario di restituzione fondo cassa, euro 12.684,74, al Consiglio regionale. Il fondo cassa non risulta pari a zero ma è contabilizzato l’importo di 12.684,74 euro. Di conseguenza i Moderati e Popolari devono rendicontare, ai Magistrati, sul ripristino dell’avanzo di cassa al Consiglio regionale e provvedere alla ratifica del nuovo rendiconto.
– Gruppo La Puglia Prima di Tutto. Nel capitolo “altre spese” è compresa la restituzione al Consiglio regionale di euro 18.670,00 per somme non utilizzate. “Risulta assente–si legge nella delibera della Corte –la attestazione di veridicità e correttezza delle spese sostenute dal Gruppo”. Si auspica l’invio della documentazione e del mutato rendiconto.
-Gruppo Misto. Entrate e spese risultano documentate e giustificate. La tenuta della contabilità “… appare regolare”. Nella voce “altre spese” si evince la restituzione al Consiglio regionale di euro 16.194,93.
-Gruppo SEL. Entrate e spese sono documentate e giustificate. Restituiti, per cessazione attività legislativa, euro 28.721,92 al Consiglio regionale. Il rendiconto è regolare.
-Gruppo La Puglia per Vendola. Restituiti al Consiglio regionale euro 16.779,31. “Tuttavia-evidenzia la Corte–il conto si chiude formalmente in attivo per 3.934,25 euro, nonostante nel verbale di approvazione del rendiconto dell’8 giugno 2015 si sia approvata la restituzione al Consiglio regionale, e sia documentato il trasferimento delle somme al Consiglio regionale in data 8 giugno 2015 per un onere di spesa, inferiore, di 3.901,24 euro. Tanto precisato il rendiconto annuale esercizio 2015 non risulta regolare”.
Tocca al Gruppo politico inviare ai Magistrati la contabilizzazione dei pagamenti relativi alla chiusura del conto e all’eventuale riversamento al Consiglio regionale dell’avanzo di cassa, nonché la nuova specifica del rendiconto.
-Gruppo Nuovo Centro Destra. Entrate e spese sono documentate e giustificate, e la tenuta della contabilità appare regolare. La somma di euro 3.024,23 è stata rimessa, per cessazione attività legislativa, al Consiglio regionale. Il rendiconto risulta regolare.
-Gruppo Unione di Centro. Esaminato il rendiconto annuale, e i documenti allegati, lo stesso risulta regolare.