La sproporzione fra quanto dichiarato e quanto realmente posseduto, o riconducibile, è costata ad Antonio Demarzio una confisca di beni da circa mezzo milione di euro. Il 46enne di Gravina in Puglia ha subìto il provvedimento della direzione investigativa antimafia. Demarzio ha precedenti per contrabbando di sigarette, estorsione, usura e reati connessi alla droga.